Garlasco, la telefonata di Stasi al 118 dopo l'omicidio, il "click" e il nome "Andrea", colonnello Cassese: "Alberto era già davanti alla caserma"
I dubbi di Cassese sulla telefonata di Alberto Stasi al 118 a causa dei rumori di sottofondo
La telefonata fatta da Alberto Stasi al 118 nella mattina del 13 agosto 2007 dopo l'omicidio di Chiara Poggi torna al centro dell'attenzione per alcune rivelazioni fatte dal colonnello Gennaro Cassese, uno dei primi carabinieri a parlare con Stasi fuori dalla villetta di Garlasco. Quest'ultimo ha esposto numerosi dubbi sulla telefonata a causa dei rumori che si sentono in sottofondo, da un "click" a un "cancello che si apre" al nome "Andrea".
Garlasco, la telefonata di Stasi al 118 dopo l'omicidio
Federica Sciarelli, a "Chi l'ha visto?", è tornata a parlare dell'omicidio di Chiara Poggi ospitando in studio il colonnello Cassese, all'epoca dell'omicidio di Chiara Poggi in servizio presso la compagnia dei Carabinieri di Vigevano che giunsero in via Pascoli insieme a quelli di Garlasco dopo la telefonata di Alberto Stasi in caserma. Fu proprio Cassese a trovare il fidanzato di Chiara Poggi seduto davanti alla villetta. "Sul marciapiede, all’altezza del cancello pedonale. Era vicino a un carabiniere della stazione di Garlasco. Mi feci raccontare in breve da lui la storia e mi chiese se poteva entrare per farmi vedere il percorso che lo avevo portato a Chiara. Gli disse di restare fuori e poi fu trasferito in caserma. Fece poi la stessa richiesta ai carabinieri di Garlasco. C’era un cancello pedonale per entrare, era chiuso e per entrare il collega dovette scavalcare. Una volta aperto chiese di entrare anche a loro. A me Stasi non ha mai chiesto se la ragazza fosse morta o ancora viva, poi deve averlo intuito quando vide il medico del 118 in giardino intento a scrivere gli atti".
Sciarelli ha poi parlato della telefonata fatta da Stasi ai carabinieri dopo l'omicidio. Telefonata in cui il giovane chiedeva aiuto. "Nella parte iniziale – fa notare la conduttrice – si sente il rumore di una porta di apertura". Secondo Cassese si tratterebbe del cancello pedonale della stazione dei Carabinieri da cui Stasi, secondo lui, avrebbe fatto partire la famosa telefonata. "Nei verbali disse che chiamò il 118 uscendo dalla villa, ma sbagliò a telefonare perché pigiò il tasto rosso dopo il numero quindi si rimise in auto e richiamò. Ma – sottolinea Cassese – nell’audio non si sente nessun rumore esterno; all’inizio si sente il click di un cancello pedonale, quello della caserma. La telefonata l’ha fatta lì. Si sente chiaramente anche una voce che chiama un certo Andrea: era il piantone della caserma". Questo, spiega Cassese, vuol dire che Stasi ha chiamato mentre era di fronte alla caserma.