Omicidio Villa Pamphili, arrestato in Grecia, a Skiatos, presunto killer Rexal Ford, americano come la donna e la bambina e con precedenti
Svolta in merito all'omicidio di Villa Pamphili, l'assassino era ricercato da quasi una settimana. Lo ha tradito il suo cellulare
È stato arrestato in Grecia, sull'isola di Skiatos, il presunto killer Rexal Ford, di 46 anni, accusato dell'omicidio di Villa Pamphili, Roma. L'uomo aveva dei precedenti negli Usa, e sarebbe scappato dopo aver avuto un coinvolgimento nella morte della donna e della bambina. Sul corpo della piccola sono state trovate delle percosse e sarebbe stata strangolata, la 29enne potrebbe esser morta per cause naturali. Al momento si sta ancora lavorando per cercare di capire l'esatta dinamica e la causa della morte.
Ad aver tradito il presunto killer è stato il cellulare. Si tratta di un cittadino americano, così come le due vittime. Determinante sarebbe stato il racconto di un testimone che avrebbe visto la donna e l'uomo litigare e ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. C'è stata anche la testimonianza di un'operatrice ecologica, che ha dichiarato di aver visto la donna mentre montava la tenda, data da un'associazione benefica che chiede i documenti a tutti coloro che usufruiscono del suo aiuto. L'uomo ha tratti latini e sarebbe stato isolato in un'immagine delle telecamere di vigilanza con in braccio la bambina che indossa il vestitino rosa poi recuperato nella spazzatura.
Omicidio Villa Pamphili, arrestato in Grecia, a Skiatos, presunto killer Rexal Ford
Svolta in merito all'omicidio di Villa Pamphili. È stato arrestato in Grecia, sull'isola di Skiatos, il presunto killer della 29enne e della piccola di 6 mesi trovate senza vita. L'assassino era ricercato da quasi una settimana. Lo scorso sabato sono stati trovati i due cadaveri, da quel momento sono partite le ricerche grazie anche alla ricostruzione dei testimoni. L'uomo sarebbe stato individuato dalle immagini di una telecamera con la bimba in braccio. Le telecamere lo avrebbero anche ripreso nelle mense per persone in difficoltà che lui e la donna morta avrebbero frequentato a Roma nelle scorse settimane. È stato escluso che la donna fosse una clochard. Non faceva nemmeno uso di droghe. Il presunto killer è stato tradito dal suo cellulare: sarebbe infatti stato rintracciato grazie al segnale registrato dalle cellule telefoniche.