Strage Viareggio, confermata condanna a 5 anni di carcere per Mauro Moretti al 2° grado di giudizio, legale: "Delusi, faremo ricorso"

Confermate le condanne anche per tutti gli altri imputati, a 16 anni dal disastro ferroviario;

È stata confermata oggi, al termine del terzo processo d’appello, la condanna a cinque anni di reclusione per Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e Rfi, per la strage ferroviaria di Viareggio. La notte del 29 giugno 2009, il deragliamento di un treno merci carico di gpl provocò un’esplosione che uccise 32 persone, molte delle quali bruciate vive nelle loro abitazioni lungo via Ponchielli, a pochi passi dalla stazione. Moretti ha lasciato in silenzio il Palazzo di Giustizia, mentre il suo legale, Ambra Giovine, ha annunciato il ricorso: "Siamo delusi", ha dichiarato.

Strage Viareggio, confermata condanna a 5 anni di carcere per Mauro Moretti al 2° grado di giudizio, legale: "Delusi, faremo ricorso"

La sentenza di oggi arriva dopo un lunghissimo iter giudiziario: 2 gradi di giudizio, iniziati con il processo di primo grado a Lucca nel novembre 2013, passando per due appelli e due passaggi in Cassazione. Proprio la Suprema Corte, nel gennaio 2024, aveva disposto una ridefinizione delle pene per dodici imputati, tra cui Moretti. 

Confermate anche tutte le altre condanne: Michele Mario Elia 4 anni, 2 mesi e 20 giorni, Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico di Cima Riparazioni, 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore della divisione Cargo Chemical, 4 anni; Uwe Kriebel, operaio dell’officina Junghental (Germania), 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, amministratore delegato di Gatx Rail Germania, 6 anni; Rainer Kogelheide, amministratore delegato di Gatx Rail Austria, 6 anni; Roman Meyer, responsabile della flotta carri di Gatx Austria, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, manager di Gatx Rail Austria, 5 anni e 4 mesi.

Dei 33 imputati iniziali, solo 13 sono rimasti in giudizio, dopo che nel corso degli anni sono caduti in prescrizione tre dei quattro capi d’imputazione: lesioni colpose gravi e gravissime, incendio colposo e omicidio colposo. Al centro del processo è rimasto solo il disastro ferroviario colposo, anche in seguito alla decisione della Cassazione del gennaio 2021 di eliminare l’aggravante dell’incidente sul luogo di lavoro, facendo così cadere l’accusa di omicidio colposo.

L'annullamento precedente

Il terzo processo d’appello si era reso necessario dopo che, il 15 gennaio 2024, la Corte di Cassazione, pur confermando le responsabilità penali dei tredici imputati, aveva, in parziale accoglimento del ricorso presentato da dodici imputati, annullato la sentenza emessa dalla Corte d’appello di Firenze il 30 giugno 2022, limitatamente alla misura della riduzione di pena concessa a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche. Tale riduzione era stata infatti determinata dalla Corte d’appello, mentre la Cassazione aveva disposto il rinvio a un’altra sezione della Corte d’appello di Firenze per un nuovo giudizio specificamente su questo punto.

Nel corso dell’udienza del 18 marzo scorso, l’accusa aveva chiesto di confermare le stesse pene stabilite nella sentenza d’appello bis del 30 giugno 2022, che erano state poi annullate dalla Cassazione. Gli avvocati difensori dei dodici imputati, invece, avevano richiesto l’applicazione della massima riduzione di pena prevista, pari a un terzo, in virtù delle attenuanti generiche.