Regione Lombardia nega il patrocinio al gay pride di Milano: "Manifestazione divisiva e politica, famiglia formata da uomo e donna"

A votare contro i tre rappresentanti del centrodestra Romani, Cosentino e Cappellari. I due voti a favore sono invece arrivati dal centrosinistra con i dem Del Bono e Scandella

La regione Lombardia ha deciso di negare il patrocinio del gay Pride di Milano. Anche quest'anno, come l'anno scorso, L'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale della Lombardia, a maggioranza centrodestra ha rifiutato di patrocinare l'evento che si terrà il prossimo 28 giugno con il solito corteo che sfilerà tra le via della città. 3 voti a 2. A votare contro i tre rappresentanti del centrodestra, vale a dire il presidente dell’aula Federico Romani (FdI), il vicepresidente Giacomo Cosentino della lista Fontana e la leghista Alessandra Cappellari. I due voti a favore sono invece arrivati dal centrosinistra, con i dem Emilio Del Bono e Jacopo Scandella.

Regione Lombardia nega il patrocinio al gay pride di Milano: "Manifestazione divisiva e politica"

La scelta di negare il patrocinio al gay Pride di Milano da parte della regione Lombardia segue quanto accaduto l'anno scorso. Anche nel 2024 il Pirellone aveva detto "no" al patrocinio della manifestazione "lgbtq": "È divisiva, provocatoria e discriminante verso il nucleo generatore della vita umana, formato da una donna e da un uomo". Una frase simile sulla famiglia è stata enunciata di recente da Papa Leone XIV: "È compito di chi ha responsabilità di governo adoperarsi per costruire società civili armoniche e pacificate. Ciò può essere fatto anzitutto investendo sulla famiglia, fondata sull'unione stabile tra uomo e donna, 'società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società'".

La parata si svolgerà il prossimo 28 giugno tra piazza della Repubblica e l'Arco della Pace. Il Comune di Milano, con una delibera della giunta approvata la scorsa settimana, ha deciso di "sostenere" il corteo.

Così gli organizzatori del Pride Milano: "I Pride sono manifestazioni di libertà, che parlano di diritti, di tutele, di futuro. Ogni anno il Milano Pride invia decine di richieste di patrocinio e questo perchè crediamo che il ruolo delle istituzioni sia quello di promuovere il rispetto, di garantire pari diritti, dignità e tutele alle persone cittadine - a tutte le persone cittadine, anche quelle LGBTQIA+. Per questo ogni anno chiediamo il patrocinio anche a Regione Lombardia. Ci è stato nuovamente negato".