Bayesian, la "maledizione" del veliero, morto un sub olandese di 39 anni durante le operazioni di recupero: "Bombola esplosa", ma "nessun segno di lesione sul corpo"
Continuano le stranezze intorno al naufragio del Bayesian: a perdere la vita stavolta è il 39enne olandese Robcornelis Maria Huijben Uiben. Secondo quanto riferito dalla guardia costiera la bombola era "difettosa", eppure non ci sono segni di lesioni sul corpo. Come anticipato dal GdI, i servizi segreti erano presenti sul relitto i primi due giorni, con il supporto del Comsubin, portando via tutti i materiali riservati.
Continuano le stranezze intorno al veliero Bayesian, affondato lo scorso agosto a 49 metri di profondità: oggi ha perso la vita Robcornelis Maria Huijben Uiben, sub olandese di 39 anni facente parte della squadra tecnica impegnata nelle manovre di riemersione dell’imbarcazione. Sul luogo sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto, mentre è stato prontamente allertato anche il comando locale dei Carabinieri, giunti per svolgere i rilievi necessari e accertare eventuali responsabilità. Secondo quanto riferito dalla Guardia Costiera, la bombola sarebbe stata (stranamente) "difettosa" e sarebbe "esplosa durante l'immersione", ma sul corpo nessun segno di "ustione o lesione" sarebbe stato ritrovato. A quel punto è stata diramata l'ipotesi del "malore improvviso", ma comunque non verificata e collocata in uno scenario nel complesso poco chiaro. Il 39 olandese è l'ultimo delle vittime della "maledizione" del Bayesian, caso nel quale sono coinvolti i servizi segreti esteri e il Comsubin italiano che, come anticipato dal GdI, erano presenti sul relitto i primi due giorni, portando via tutti i materiali riservati.
Bayesian, la "maledizione" del veliero, morto un sub olandese di 39 anni durante le operazioni di recupero: "Bombola esplosa", ma "nessun segno di lesione sul corpo"
Il Bayesian era affondato lo scorso agosto con a bordo sette persone, tutte rimaste intrappolate nel relitto. Tra le vittime, il magnate britannico e proprietario del veliero Mike Lynch, sua figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, la coppia Chris e Neda Morvillo e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
La morte del sub olandese durante le operazioni di recuperò è un'ulteriore stranezza nel caso del Bayesian, segnato dal coinvolgimento dei servizi segreti stranieri, in primis l'MI6, con cui Lynch aveva legami. Inoltre, due giorni prima che la tromba d'aria si abbattesse su Palermo, Stephen Chamberlain, ex vicepresidente finanziario di Mike Lynch, ha perso la vita in un incidente a stradale a Stretham, località a nord di Cambridge, in Inghilterra. È stato investito da una Vauxhall Corsa blu mentre faceva jogging. Una coincidenza incredibile.
Naufragio Bayesian, “casseforti aperte, pc, hard disk e memorie esterne già portate via, servizi segreti all’interno del relitto pochi giorni dopo l’affondamento”
Secondo quanto appreso da ambienti vicini alle indagini, il materiale informatico sensibile – tra cui computer, hard disk e memorie esterne – appartenente a Mike Lynch sarebbe stato rimosso dalle casseforti prima ancora dell’avvio delle operazioni ufficiali di recupero. Un’operazione silenziosa e rapidissima da parte dell’MI6, con cui Lynch aveva legami grazie alla sua azienda Darktrace. Lynch non era un imprenditore qualsiasi. Dopo la discussa vendita di Autonomy, nel 2011, aveva cofondato Darktrace, azienda di cybersecurity che vedeva nel Cda la presenza di ex ufficiali del MI5, del GCHQ e persino membri dei servizi americani e israeliani.
Cariche esplosive sul Bayesian
Intervistatati dal GdI, 2 inquirenti hanno rivelato che i servizi segreti avrebbero “piazzato cariche esplosive sullo scafo del veliero e fatte esplodere la notte tra il 18 e 19 agosto”. Inoltre, hanno aggiunto che “molto probabilmente le prove saranno occultate una volta che lo yacht sarà recuperato e spostato verso il porto di Termini Imerese”.