Baby gang Milano, ricettatrice Cristina Florea fermata già a settembre, trasportava gioielli rubati in Romania: “Ho riempito d’oro anche i bambini”
Cristina Florea, 27 anni, “mamma Romania”, gestiva con la famiglia la baby gang accusata di 25 rapine a Milano. Per trasportare l’oro coinvolgeva anche i bambini di 6, 8, 9 e 15 anni
Era stata già fermata a settembre Cristina Florea, la ricettatrice romena di 27 anni soprannominata “mamma Romania” che gestiva la baby gang accusata di 25 rapine a Milano. La donna trasportava l’oro rubato in Romania e per farlo si avvaleva anche dell’aiuto dei figli di 6,8,9 e 15 anni. Intercettata in una chiamata alla sorella ammetteva: “Riempivo d’oro anche i bambini”.
Fermata già a settembre la ricettatrice romena Cristina Florea
Sul display di uno smartphone, durante una videochiamata intercettata con la sorella minorenne, Cristina Florea, conosciuta come "mamma Romania", appariva "raggiante". Ha solo 27 anni, ma al collo, ai polsi e alle dita sfoggia collane, bracciali e anelli d’oro. Con orgoglio mostra il resto della famiglia: "Li ho riempiti tutti d’oro, anche i bambini".
Sono ancora a casa, nell’appartamento occupato abusivamente da otto anni in via Ricciarelli 24, nel cuore del quartiere popolare di San Siro. È settembre e la famiglia si prepara alla partenza: con Cristina ci sono il compagno David Tanase, connazionale di 32 anni, la zia e la sorella maggiore. Anche i bambini, di 6, 9, 8 e 15 anni, sono avvolti nei loro preziosi monili.
Mentre si dirigono verso l’aeroporto di Orio al Serio, David, soprannominato "Niko" o "sefu meu" ("il mio capo", in romeno), telefona a un suo "collaboratore". Lo istruisce a proseguire l’attività anche in sua assenza: "Fai tanto, così quando arrivo ti lascio 10-20 mila (euro)". Al check-in, il gruppo è carico di gioielli e trascina borse firmate Chanel e Louis Vuitton, presumibilmente frutto di furti. Ma la fuga viene interrotta: la polizia di frontiera li ferma e trova loro addosso 15 mila euro in contanti e 61 monili d’oro, alcuni spezzati, altri con incisioni italiane. Tra questi, una medaglietta sacra con la scritta "Dio ti protegga", sottratta a un milanese durante una rapina su un autobus della linea 90. Tutto viene sequestrato e la coppia viene indagata per ricettazione. Cristina si dispera: "Era la quantità più grossa che abbia mai portato", confesserà ai genitori. Ma il resto della famiglia riesce comunque a raggiungere la Romania, trasportando "clandestinamente" due chili e mezzo d’oro nascosti nei calzini e nel reggiseno.