Castiglione Chiavarese, prima degli spari tra vicini una lite per i confini lunga anni che tutti conoscevano

Il ferito è stato sottoposto a un intervento durato ore. La prognosi resta riservata. Il sindaco del paese: "Più volte ho cercato di portare la pace"

È stato sottoposto a un lungo e delicato intervento chirurgico Matteo Bo, l’uomo di 42 anni ferito a colpi di pistola  a Castiglione Chiavarese dal vicino di terreno, il 52enne Giuseppe Vadalà. Bo, colpito in diverse parti del corpo, ieri è stato intubato e trasferito in elicottero all’ospedale San Martino, dove è stato ricoverato nel punto rianimo del pronto soccorso. In tarda mattinata è stato portato nelle sale operatorie di Neurochirurgia del padiglione specialità per sottoporlo a un intervento di rimozione dei proiettili. L’operazione, iniziata alle 11.30, è finita dopo le 17. Il paziente non è ancora stato dichiarato fuori pericolo e la prognosi resta riservata.

Vadalà ha confessato ai carabinieri di aver premuto il grilletto più volte.  «Le tensioni tra noi si trascinano da anni. Quando ho visto quell’escavatore ho perso la testa. Ho preso la pistola e gli ho sparato». Che le tensioni fossero quasi a un punto di non ritorno, a Castiglione Chiavarese, lo sapevano tutti. Lo sapeva il sindaco, Giovanni Collorado, che più volte negli ultimi mesi ha tentato di riportare serenità tra i due. Lo sapevano anche i vicini di casa di Vadalà, che ieri hanno chiamato i soccorsi e, ancora prima degli spari, il sindaco di Castiglione. «L’ultima volta che ho parlato a entrambi, per tentare di placare la crescente tensione, è stato un mese fa - spiega Collorado - I rapporti di vicinato erano tesi da anni. Vadalà aveva acquistato il terreno e la casa proprio da Bo, che le aveva ereditate. A quest’ultimo però, erano rimaste alcune proprietà».

Giovedì mattina, poco prima degli spari, i vicini di casa di Vadalà hanno contattato anche il sindaco, che ha provato a raggiungere Prato di Missano prima che la situazione degenerasse. «Non ho fatto in tempo, quando sono arrivato all’allevamento Vadalà era già in fuga, Bo ferito gravemente». I carabinieri, ieri, hanno effettuato gli accertamenti lungo tutto il terreno dove è avvenuta la lite e la sparatoria. L’escavatore che stava utilizzando Matteo Bo è stato sequestrato, l’arma da fuoco impugnata da Vadalà pure.