Raffaele Mascia, chi è il figlio del titolare della panetteria di Gambara a Milano accusato di omicidio aggravato

Il 21enne è in stato di fermo con l'accusa di omicidio e tentato omicidio aggravati, porto abusivo d'arma da sparo

Raffaele Mascia è il figlio del titolare della panetteria di piazzale Gambara, a Milano, dove nel pomeriggio di sabato 15 febbraio 2025 è avvenuta una sparatoria che ha causato la morte di Ivan Disar e il ferimento di un altro cittadino ucraino di 26 anni, Pavel Kioresko.

Il ragazzo ha 21 anni, è in stato di fermo ed è accusato di omicidio e tentato omicidio aggravati, porto abusivo d'arma da sparo.

Raffaele Mascia, che è il figlio del titolare della panetteria di Gambara a Milano

Nella serata di lunedì 17 febbraio, il giovane è stato rintracciato e bloccato. Nella mattina di martedì 18 febbraio, è stato posto in stato di fermo. Il 21enne si trovava sulla scena del delitto secondo la testimonianza di una donna moldava di 49 anni e del padre, Matteo Mascia, il titolare della panetteria che al momento della sparatoria si trovava nel retro del locale.

Il giovane avrebbe anche confessato. "Volevo costituirmi", ha detto infatti agli inquirenti. Non è ancora trapelato il movente che, però, secondo gli investigatori, sarebbe dovuto a motivi banali. Il 21enne avrebbe avuto una lite con le due vittime e avrebbe poi aperto il fuoco scaricando tutta la sua rabbia. In totale ha sparato sei colpi di pistola, quattro hanno trafitto l'addome di Ivan, che sembra il vero obiettivo dell'aggressione, altri due proiettili hanno colpito al fianco il ragazzo di 26 anni rimasto ferito.

Mascia è stato trovato senza armi addosso, ma era risultato fino al momento dell'arresto irreperibile, come raccontato dai familiari stessi che gli avevano mandato dei messaggi sul cellulare, mai visualizzati.

Quando la Polizia l'ha trovato, il 21enne non ha opposto resistenza. Sarà il pm Carlo Parodi a decidere domani come procedere.

La sparatoria

La sparatoria è avvenuta sabato 15 febbraio 2025. Attorno alle 18:00 il 49enne Disar e il 26enne Kioresko sono entrati nella panetteria di piazzale Gambara per mangiare qualcosa in compagnia di una donna moldava. I tre avrebbero ordinato del cibo e il proprietario sarebbe andato sul retro a scaldare alcune pietanze. In quel momento nel locale sarebbe entrato il killer, che avrebbe sparato sei colpi con una pistola calibro 38 e avrebbe colpito i due uomini, uccidendone uno e ferendo l'altro.

L'omicida si sarebbe poi dato alla fuga. La donna, una 48enne, avrebbe cercato di chiedere aiuto affacciandosi fuori dal negozio, ma subito dopo sarebbe sparita per poi ripresentarsi dai Carabinieri. Portata in questura, la testimone avrebbe raccontato la sua versione dei fatti e fornito un identikit del killer.