Delitto del trapano, secondo la perizia il dna di Verduci è compatibile con quello dell'assassino
E' la terza comparazione genetica: verrà discussa il 10 febbraio, poi la procura potrà chiedere il rinvio a giudizio del carrozziere indagato per la morte di Luigia Borrelli
E’ stata depositata la perizia sul Dna prelevato al carrozziere Fortunato Verduci e confrontato con quello presente sulla scena del crimine del cosiddetto delitto del trapano. Il risultato delle analisi compiute dalla genetista Selene Cisana dell’Università di Brescia sono di compatibilità del Dna del carrozziere, con quello dell’assassino di Luigia Borrelli, uccisa in un basso dei vicoli di Genova, e trovata con un trapano conficcato nel collo nel settembre 1995.
Per discutere della perizia è stata fissata un’udienza davanti al gip Alberto Lippini il prossimo 10 febbraio. Poi la procura potrà chiudere le indagini. Il carrozziere era stato individuato grazie alle tracce biologiche estratte da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine. Quelle tracce erano risultate simili a quelle di un cugino di secondo grado, detenuto in carcere a Brescia. Secondo l’accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia Borrelli per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente.