Morte Ramy, ipotesi omicidio volontario con dolo eventuale per i carabinieri dopo video dell’incidente e del tamponamento

Al momento sono tre i carabinieri indagati, sui sei intervenuti: il vicebrigadiere alla guida è indagato per omicidio colposo stradale (assieme a Bouzidi), altri due militari invece sono indagati per falso e depistaggio

Il video dell'incidente sulla morte di Ramy Elgaml porta inevitabilmente in dote nuovi risvolti sulla vicenda. La procura di Milano sta valutando se accusare di omicidio volontario con dolo eventuale i carabinieri già iscritti nel registro degli indagati. Un colpo di scena che segue il filmato in cui sostanzialmente si vede il modo in cui il ventenne muore all'incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti, nel quartiere Corvetto. E mostra anche le frasi che hanno detto i carabinieri. Va ricordato come Ramy ed il suo amico Fares Bouzidi non si siano fermati ad un posto di blocco con lo scooter Tmax. Da qui è partito l'inseguimento: i due non hanno mai nemmeno provato a fermarsi ed hanno percorso 8 km dal centro di Milano fino al quartiere Corvetto.

Morte Ramy, ipotesi omicidio volontario con dolo eventuale per i carabinieri dopo il video dell’incidente

I carabinieri coinvolti nel caso della morte di Ramy Elgaml rischiano grosso, e potrebbero essere accusati di omicidio volontario con dolo eventuale dopo la pubblicazione del video sugli ultimi istanti di vita del 19enne egiziano. Il filmato che gira da un po' di ore unisce le immagini delle telecamere di sorveglianza e quelle della dashcam dell’auto dei carabinieri. Diverse anche le frasi degli agenti che sulla gazzella inseguono lo scooter Tmax: "Vaff*** non è caduto", "No merda, non è caduto", "È caduto, bene".

Anche da queste frasi si potrebbe ripartire per valutare una diversa accusa ai carabinieri. Al momento sono tre i carabinieri indagati, sui sei intervenuti: il vicebrigadiere alla guida è indagato per omicidio colposo stradale (assieme a Bouzidi), altri due militari invece sono indagati per falso e depistaggio.

8 i km percorsi, da Corso Como fino all'incrocio tra via Quaranta e via Ripamonti. Dopo 25 minuti di tallonamento in cui le volanti si sono anche date il cambio, il mezzo a due ruote finisce contro un palo della segnaletica, tamponato dall'auto dei carabinieri. Ramy Elgaml è morto sul colpo dopo il per una lesione dell'aorta, mentre Fares Bouzidi se l'è cavata con alcune ferite