Polizia Postale, quasi 19mila truffe online per 181 milioni di euro nel 2024, +32% dal 2023, oscurati più di 2.700 siti pedopornografici
"Alle truffe si sommano le frodi, pari a 48 milioni di euro, con un incremento del 20%", si legge in una nota all'interno del report, che parla anche di cyberterrorismo e propaganda suprematista
Il report per il 2024 della Polizia Postale sulle truffe online evidenzia un incremento significativo delle attività legate al cybercrime in Italia, con un aumento sia delle truffe online sia delle azioni contro la propaganda estremista e i contenuti illeciti sul web.
Nel 2024 sono stati trattati 18.714 casi di truffe online, con un incremento del 15% rispetto ai 16.325 registrati nel 2023. Nonostante il numero di persone indagate sia rimasto stabile a circa 3.500, le somme sottratte sono cresciute del 32%, passando da 137 milioni a 181 milioni di euro. "Alle truffe si sommano le frodi, pari a 48 milioni di euro, con un incremento del 20%", si legge in una nota all'interno del report.
Azioni contro il cyberterrorismo e la propaganda estremista
La Sezione Cyberterrorismo della Polizia Postale, durante lo scorso anno, ha intensificato il monitoraggio di contenuti estremisti, con un incremento del 63% dei contenuti web analizzati rispetto al 2023, passando da 178.000 a 290.000 contenuti in totale.
Tuttavia, il numero di post online oscurati è leggermente diminuito, registrando un calo dell'11%, con un totale di 2.364 contenuti rimossi. Un fenomeno che indica un miglioramento rispetto ai post Nell’ambito del "Rad - Referral Action Day", organizzato sotto l’egida di Europol, sono stati oscurati 2.000 contenuti di natura suprematista e negazionista.
Contrasto alla pedopornografia online
Un’altra area cruciale d’intervento è stata quella della lotta alla pedopornografia online. Attraverso l'Area Operativa "Black List" del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia in rete, sono stati monitorati 42.031 siti web lungo tutto l'arco dell'anno, con l’inserimento di 2.775 di essi nella black list governativa, anche grazie alle segnalazioni ricevute dagli utenti della rete.
"Questa attività ha rappresentato un passo significativo nella lotta contro la diffusione di contenuti illeciti online", sottolinea la Polizia postale all'interno della sua relazione.