Genova, il camallo che guidava la ralla trovato positivo alla cannabis, anche se “non era alterato”
Patrizio Randazzo al momento è indagato per omicidio colposo senza aggravanti per aver ucciso il collega Giovanni Battista Macciò. Dubbi sulla manovra
E' risultato positivo ai cannabinoidi ma non è apparso alterato il conducente della ralla che mercoledì ha travolto e ucciso il collega sul piazzale del terminal Psa di Genova Pra'. L'uomo, Patrizio Randazzo, 54 anni, è indagato per omicidio colposo, un atto dovuto in attesa delle controanalisi. Sulla tragedia costata la vita a Giovanni Battista Macciò indagano i militari della capitaneria di Porto, la polizia stradale e gli ispettori della Asl3 che, con il coordinamento della pm Arianna Ciavattini, stanno vagliando il video del terminal che ha ripreso l'incidente.
Dopo un primo test effettuato dalla polizia stradale in cui era risultato negativo all’alcool, il camallo è stato accompagnato al Galliera per la visita medico legale dove non sarebbe risultato alterato, ma sono state rilevate tracce di cannabinoidi che indicherebbero una possibile assunzione nelle ore o nei giorni precedenti. Per questo al momento non gli viene contestata nessuna aggravante dovuta all’eventuale assunzione di sostanze stupefacenti. La Procura indaga al momento a tutto campo per capire quello che può essere accaduto e in particolar modo sulla manovra a “U” fatta dopo aver scaricato il container e poi sulla direzione che ha preso la ralla verso l’altro mezzo. Non si può escludere un guasto meccanico anche se la motrice in questione aveva solo pochi mesi, oppure una perdita di controllo da parte dell’autista a causa di un malore o un colpo di sonno. Escluso invece che Randazzo stesse utilizzando il telefonino.