Morte Margaret Spada, ipotesi dose eccessiva di anestetico o malformazione al cuore, Asl: "Non fu subito rianimata"
I prossimi esami tossicologici e istologici cercheranno di chiarire la situazione sulla morte della 22enne di Lentini. Oggi i funerali
L'autopsia effettuata sul corpo di Margaret Spada ha sollevato alcuni dubbi. Ecco che allora nel giorno dei funerali sono più le ipotesi che le certezze su cosa le abbia scatenato la reazione allergica che ha poi portato a due arresti cardiaci, di cui uno fatale tre giorni dopo l'anestesia. Una di queste è che le sia stata somministrata una dose eccessiva di anestetico che ha poi portato ad un'overdose. O magari una malformazione al cuore che avrebbe facilitato l'arresto cardiocircolatorio. I prossimi esami tossicologici e istologici cercheranno di chiarire la situazione.
Morte Margaret Spada, ipotesi dose eccessiva di anestetico o malformazione al cuore
Ancora dubbi su cosa abbia provocato realmente la morte di Margaret Spada, la giovane ragazza siciliana che voleva sottoporsi ad una rinoplastica. Tuttavia, nelle ultime ore alcune ipotesi ci sono: dose eccessiva di anestetico e di un farmaco vaso costrittore che avrebbe dovuto contenere il sanguinamento, in quanto quella parte del naso è percorsa da molti capillari. Al vaglio dei consulenti c'è però anche una malformazione cardiaca accentuata da un dosaggio eccessivo di medicinali vasocostrittori.
Margaret si è sentita male subito dopo le microiniezioni effettuate nell'ambulatorio dei Procopio: prima sulla punta del naso e poi intorno alle narici. La 22enne di Lentini ha accusato un malore improvviso: ha cominciato a tremare e poi sono insorte difficoltà respiratorie.
Asl: "Margaret non è stata subito rianimata"
Nella relazione dell'Asl si legge che "l'edema cerebrale e l'esame neurologico di Margaret Spada erano incompatibili con una corretta e pronta rianimazione cardiopolmonare prima dell'intervento del 118", si legge nella relazione in cui i medici, di fatto, sanciscono che la giovane non è stata soccorsa adeguatamente e subito.
L'edema è stato rilevato dopo aver "eseguito la tomografia computerizzata dell'encefalo e del torace, nonché l'esame neurologico". Ed è qui che i medici si rendono conto che "i dati riportati in anamnesi non erano concordanti con la gravità del quadro clinico". In particolare, "la tomografia documentava un gravissimo edema cerebrale" che si decide di tenere sotto controllo sottoponendo la giovane a "ipotermia terapeutica". Non solo: la verifica radiodiagnostica documentava anche "una polmonite ab ingestis" e si decide di trasferire "la paziente in Terapia intensiva, ove si effettuava una toilette broncoscopica e la truzione di bronchi secondari e terziari da materiale alimentare".
In conclusione, "sulla base della nostre conoscenze l'esperienza clinica è coronata da molti successi terapeutici quando la rianimazione extraospedaliera risponde ai criteri riferiti inizialmente dai soccorritori", ma non fu così per Margaret Spada perché l'anamnesi iniziale non corrispondeva allo stato della ragazza.