Andrea Sillo, 46 anni, presidente dell'Associazione danneggiati vaccino Covid-19: "L'inoculazione mi ha distrutto la vita"
Sportivo, forte, in perfetta salute, Andrea dopo la prima dose è stato sempre peggio diventando un invalido: "In sedia a rotelle, senza assistenza né aiuti"
Andrea Sillo ha 46 anni ed è il presidente di "Persone in cammino - danneggiati vaccino Covid-19" che nasce come rete, con immediato e largo seguito e diverse centinaia di aderenti da ogni regione del Paese, per trasformarsi poi, dalla fine di quest'estate, in associazione (www.personeincammino.it) dotata di Statuto in modo da poter interloquire a pieno titolo con le istituzioni.
A Il Giornale d'Italia Andrea dice senza mezzi termini "L'inoculazione mi ha distrutto la vita. E la mia è una storia comune a tante persone che dopo l'inoculazione hanno iniziato a stare sempre peggio, fino a diventare invalidi e perdere ogni cosa, dal lavoro agli affetti".
Il racconto di Andrea
A IGdI Andrea Sillo spiega: "Sono, o meglio ero un saldatore professionista. Per farmi continuare a lavorare il datore di lavoro pretendeva il green pass e io dovevo fare fronte alle spese della famiglia, quindi sono andato a farmi vaccinare. Era il 14 settembre 2021. Sono stato male fin da subito e da allora non sono più tornato come ero: giocavo a calcio, lavoravo, ero forte, camminavo... adesso vivo in carrozzina e ho perso il lavoro, ho perso tutto".
"Stavo male e in ospedale mi hanno sottoposto a visita psichiatrica"
"Tutto è iniziato subito dopo la prima dose di vaccino. Mi è stato somministrato il Moderna. Ho subito iniziato a stare male.
Il giorno dopo l'inoculazione ho chiamato il medico e da lì ho iniziato il mio percorso tra ospedali che mi respingevano. Mi hanno anche sottoposto a visita psichiatrica perché pensavano fossi malato di testa e questo perché dicevo che il vaccino mi stava facendo del male.
Solo adesso, dopo anni, stanno scoprendo quello che mi è venuto".
Cosa è successo ad Andrea Sillo dopo il vaccino
"Praticamente ho avuto una trombosi al seno trasverso della parte destra del cervello, che ha portato la parte sinistra a non essere più mobile.
Mi ha scatenato inoltre una miocardite che non è stata individuata e curata quando era il momento ed è diventata adesso una pericardite cronica, con cui dovrò convivere per sempre: non guardavano il cuore e mi dicevano che non avevo niente, invece avevo questo problema.
Avevo poi degli "scatti", delle parestesie, cose strane che non mi era mai successo di avere. Alla fine, dopo una biopsia effettuata all'ospedale di Bologna, mi hanno trovato una neuropatia delle piccole fibre.
Ma non è finita perché mi hanno trovato il sistema immunitario in tilt: ho una disautonomia su base autoimmune, così ho dovuto chiedere aiuto a un immunologo e adesso sono in cura; tra l'altro ho dolori lancinanti.
Il vaccino mi ha quindi rovinato tutto l'organismo.
Tengo a dire che due giorni prima del vaccino ero su un campo da calcio a disputare una partita e, dal momento che con la mia compagna Paolina stavamo facendo la fecondazione assistita, qualche mese prima mi ero sottoposto a tutti gli esami clinici ed erano perfetti".
Fuori dal coro
"Il Ministero della Salute mi ha convocato perché mio malgrado sono diventato un personaggio pubblico andando alla trasmissione TV 'Fuori dal coro'.
Volevano capire la mia storia.
Ho spiegato, ho portato la documentazione... C'erano anche medici che mi hanno visitato e anche loro mi hanno detto che quello che mi è successo è dovuto alla vaccinazione. Mi hanno anche detto però che non possono aiutarmi a livello sanitario e che nella mia situazione, come in quella di altri danneggiati da vaccino covid, c'è anche una componente di malasanità.
La questione è che non ci sono solo io come danneggiato, ci sono anche tutti quelli che aderiscono alla rete e altri. E siamo tutti non seguiti dagli ospedali. Ci stiamo pagando le cure private perché gli ospedali non ci vogliono o non ci possono seguire. Questo l'ho spiegato e chiarito.
Mi è stato detto che verrò chiamato ed ascoltato dalla Commissione d'inchiesta come associazione, assieme ad altri danneggiati.
Non nutro grandi speranze, non spero in niente. Lo Stato sa dei nostri problemi, lo sa: io abito a Vicenza, sono stato a parlare con la Regione Veneto, a cercare un colloquio, dicono che ci aiutano e poi a un certo punto spariscono, evitano il problema perché non lo sanno affrontare. Ma allora noi rimaniamo in queste condizioni?".
Nesso e indennizzo
"C'è un'altra cosa che sta succedendo molto grave: c'è la legge 210 del 1992 che dovrebbe consentire un indennizzo, come ha ricordato Storace, così io ed altri danneggiati abbiamo avviato l'iter. È passato un anno e io devo ancora essere chiamato in Commissione militare, altri sono andati e si sono visti riconoscere il nesso del danno col vaccino ma non hanno avuto l'indennizzo, questo perché semmai hanno avuto una paralisi, e si sono sentiti dire 'hai solo un po' la bocca storta ma vai a lavorare, quindi sei in grado di mantenerti'.
Queste persone però, come me, devono pagarsi le cure, le visite e non hanno più soldi. Non abbiamo più soldi neanche per portare avanti le pratiche per il riconoscimento dell'indennizzo: noi non possiamo neanche continuare a chiedere di avere giustizia per i danni che abbiamo subito".
L'Associazione Persone in Cammino
L'associazione Persone in Cammino presieduta da Sillo è per Statuto "apartitica, aconfessionale e senza scopo di lucro, si fonda sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sull’attività di volontariato degli associati o delle persone aderenti agli enti associati" ed ha per finalità "lo sviluppo, la diffusione e la tutela degli interessi psico-fisici, sanitari, legali ed economici degli iscritti allo scopo di raggiungere un equilibrio psicofisico utile al benessere personale e collettivo". A tal fine, da Statuto, l'Associazione potrà tra l'altro "Dare sostegno alle famiglie e persone in difficoltà economica, sociale e sanitaria mediante sostegno a distanza anche con erogazioni liberali e col contributo di persone competenti e/o professionisti secondo necessità e possibilità; prestare assistenza agli Associati in materia di applicazione dei contratti di lavoro e della legislazione sul lavoro ed effettuare cessioni di pubblicazioni inerenti i contratti di lavoro; curare in favore degli Associati tutti gli adempimenti in materia di contratto di lavoro e legislazione sul lavoro, comprensivi della tenuta dei libri paga e/o altri libri obbligatori e di rappresentare gli Associati presso gli Istituti competenti".