Piero Fassino e il profumo rubato al Duty Free di Fiumicino, 500€ di ammenda e archiviazione del caso per “condotta riparatoria”
L'ex sindaco di Torino ha risarcito il danno con una somma di 500 euro per il “tentato furto” del profumo Chanel Chance dal valore di 130. Inoltre è giunta l'archiviazione per “condotta riparatoria” in quanto incensurato
Si è chiusa la vicenda per l'ex sindaco di Torino Piero Fassino per il “tentato furto” di un profumo dal valore di 130 euro al negozio Duty Free nell'aeroporto di Fiumicino. Il giudice delle indagini preliminari di Civitavecchia ha accettato il risarcimento di 500 euro proposto dall’avvocato di Fassino, Nicola Gianaria. Inoltre è giunta l'archiviazione per “condotta riparatoria”. Il giudice ha valutato e considerato anche il fatto che Fassino fosse incensurato.
Piero Fassino e il profumo rubato al Duty free di Fiumicino, 500e di ammenda
Il 15 aprile Fassino avrebbe dovuto prendere un aereo diretto a Strasburgo da Fiumicino. Una volta arrivato al Duty Free, avrebbe preso un profumo Chanel Chance da 130 euro e se lo sarebbe infilato in tasca prima di essere fermato da un vigilante. La procura di Civitavecchia ha acquisito i video delle telecamere di sorveglianza del negozio e ascoltato le testimonianze di impiegati e vigilanti. In 6 testimoni avrebbero raccontato agli investigatori che Fassino sarebbe stato autore di 2 episodi analoghi, uno poco prima di Natale e l’altro il 27 marzo scorso.
La denuncia a Piero Fassino
Piero Fassino, denunciato dalla società che gestisce Duty Free, Aelia Lagardere, avrebbe sostenuto di essere uscito erroneamente dal negozio perchè al telefono. Le telecamere di sicurezza però mostrerebbero l'ex sindaco appartato in un angolo senza cellulare. Secondo la sua tesi il profumo era finito nella sua tasca “per una distrazione”. Per la “svista”, Piero Fassino aveva proposto di pagare un prezzo maggiorato di 500 euro per il profumo Chance di Chanel da 130.
L’informativa del servizio di polizia di frontiera aerea, lunga quattro pagine, finita sul tavolo del sostituto procuratore Alessandro Gentile, aveva in allegato 5 riprese video : “Fassino? La prima volta che l’abbiamo pizzicato è stato sotto Natale. L’abbiamo perdonato. Però poi l’ha rifatto ancora, e ancora…”, avrebbe raccontato un dipendente.