Luca Richeldi, chiesto nuovo patteggiamento dal primario del policlinico Gemelli di Roma accusato di violenza sessuale da una paziente
Richeldi respinge le accuse e il suo avvocato difensore parla di "una scelta processuale consentita", mentre la parte lesa ribadisce la gravità dell'episodio e critica la proposta di patteggiamento: la decisione finale attesa il 25 settembre da parte del Gup di Roma
Luca Richeldi ha chiesto per mezzo dei suoi difensori un nuovo patteggiamento dopo che il gup di Roma aveva respinto lo scorso luglio una prima proposta di patteggiamento a 10 mesi riconvertita in pena pecuniaria di 49 mila euro: Il primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma è accusato infatti di violenza sessuale ai danni di una paziente. Prima ancora a maggio, in udienza davanti al gip Maddalena Cipriani, Richeldi aveva proposto 10 mila euro per la parte lesa, proposta respinta dalla controparte. Questa volta, il giudice si è riservato di decidere nella prossima udienza, fissata il 25 settembre. Per la legale della paziente, l'avvocata Ilenia Guerrieri, la richiesta avanzata non sarebbe congrua così come la concessione delle attenuanti generiche: "Da Richeldi non sono mai arrivate le scuse, non vogliamo soldi ma ci opponiamo a questa proposta di patteggiamento perché non è congrua", ha dichiarato l'avvocato Guerrieri. Di contro, il legale di Richeldi, Ilaria Barsanti, a proposito della richiesta di patteggiare aveva voluto precisare che si è trattato di una "scelta processuale consentita dal legislatore: il rito è stato scelto per evitare i tempi lunghi di un processo ordinario e i conseguenti gravi danni psicofisici e reputazionali. L'ipotesi accusatoria, peraltro già smentita dal professore, non è supportata da prove e si limita a poco più di un tentato bacio".
L'impianto accusatorio nei confronti del primario Richeldi
Luca Richeldi, ordinario delle malattie dell'apparto respiratorio presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e direttore dell'Unità operativa complessa di pneumologia dell'ospedale Gemelli nella Capitale, è accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua paziente. L'abuso si sarebbe consumato durante una visita medica nell'aprile del 2022. Nel suo racconto, la donna ha riferito un approccio sessuale con baci e palpeggiamenti non voluti, poi oggetto di denuncia da parte della stessa. A seguito delle smentite del primario e del suo legale, la risposta della presunta vittima che ha denunciato la violenza era stata: "Mi umilia sentir dire che si sia trattato di un solo bacio e non di un'aggressione sessuale, all'interno del Policlinico Gemelli, nello studio dell'imputato. E comunque anche un solo bacio senza consenso, frutto di aggressione da parte del tuo medico di fiducia, è violenza sessuale, così si umiliano tutte le donne che hanno avuto il coraggio di denunciare". Lo pneumologo era già saltato alle cronache per essere un sostenitore della campagna vaccinale contro il covid-19. In una passata intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino lo scorso 30 ottobre 2021, Richeldi aveva dichiarato: "Il non vaccinato può avere conseguenze gravi della malattia. I non vaccinati credono di poter vivere di rendita sullo schermo dei vaccinati e non è così. Possono essere infettati proprio dai vaccinati, con conseguenze gravi. Ecco perché, alla fine, lo studio conferma la necessità dell'estensione quanto più possibile della vaccinazione e come il vaccino sia l'unica arma concreta contro il virus", per poi scagliarsi apertamente contro il movimento 'no-vax' nella stessa intervista.