Ozieri, bambino di 10 anni morto schiacciato da porta da calcio, il padre attacca Fedez dopo concerto : “Potevi non cantare, ti facevo più umano”

In un post su Facebook il padre del piccolo Gioele Putzu, morto schiacciato da una porta di calcio a soli 10 anni, ha espresso dure parole nei confronti del rapper Fedez per non aver fermato il suo concerto

A Ozieri, in provincia di Sassari, un bambino di 10 anni è morto sabato sera dopo essere stato schiacciato da una porta di calcio. La porta si sarebbe ribaltata mentre giocava con gli amici nel campo del quartiere San Nicola. Il piccolo si chiamava Goiele Putzu ed era residente a Olbia. A dare l'allarme sono stati i suoi compagni, dopo che il bambino colpito al torace, è rimasto a terra privo di sensi. Vani sono stati i tentativi di soccorso del personale medico del 118. La madre, accorsa poi sul posto, ha assistito impotente ai tentativi di rianimazione. Sulla scena anche i carabinieri della compagnia di Ozieri e la polizia.

Gioele si trovava a Ozieri, paese della madre e dei nonni materni, per la 131esima Festa della Beata Vergine del Rimedio. Secondo le prime ricostruzioni, non risulta che al momento della tragedia i bambini stessero giocando una partita. La porta mobile, secondo fonti investigative, ha un peso che si aggira intorno ai 70-80 chili e non era fissata al terreno. Inoltre, la porta sarebbe, al momento, in gestione a due società sportive. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del bimbo e sulla tragedia è stata aperta un'inchiesta.

Ozieri, bambino di 10 anni morto schiacciato da porta di calcio: la festa patronale non si è fermata

La morte di Gioele Putzu è avvenuta durante la Festa della Beata vergine del Rimedio, festeggiamenti che non si sono fermati dopo l'annuncio della tragica notizia. Questa decisione ha scatenato una notevole indignazione rimbalzata su tutti i social. Il sindaco di Ozieri, Marco Peralta, su un post social aveva scritto "La perdita di una giovane vita è un dolore incommensurabile. Le parole servono a poco". Il primo cittadino si era stretto, inoltre, al dolore della famiglia: "È il momento del silenzio, del rispetto del dolore altrui e della riflessione. Oggi la nostra Comunità è stata colpita da un’immane tragedia: un piccolo angelo, Gioele, non è più tra noi. Il pensiero va alla famiglia che, in questo momento, sta vivendo il dolore più grande che si possa provare: la perdita di un figlio. L’amministrazione comunale si stringe intorno alla Famiglia, che non ha più il suo piccolo angelo". 

Nonostante questo, il Comune di Ozieri non ha rinviato i festeggiamenti per la festa patronale e, intorno alle 22, si è tenuto in piazza il concerto di Fedez, con migliaia di fan sotto palco. Il sindaco del paese ha spiegato, tramite i suoi canali social, che per motivi di ordine pubblico le autorità hanno deciso di non annullare il concerto.

Le parole del padre di Gioele contro Fedez

Il padre di Gioele, Ivan Putzu, tramite un post su Facebook ha espresso tutto il suo dolore e indignazione nei confronti del rapper milanese che, nonostante la tragica notizia, ha comunque cantato le sue canzoni sul palco: “Ciao Fedez, ti facevo una persona più umana, visto che hai dei figli. In quel momento che cantavi ad Ozieri io, padre di Putzu Gioele il bambino deceduto a 200 metri da te, ero per terra con mio figlio. Chiedendogli di riaprire gli occhi e chiedendo di prendere la mia vita e di lasciare vivere lui".

Il padre del piccolo ha specificato, inoltre, che suo figlio era arrivato li ad Ozieri proprio per partecipare al suo concerto: “Noi abitiamo a Olbia e siamo venuti a Ozieri perché mio figlio cantava le tue canzoni e voleva vederti cantare dal vivo.Tutto questo non gli è stato possibile”. Amareggiato ha poi concluso: “Potevi non cantare per una sera e rispettare il mio dolore”.