Roma, il gatto "Caracas" del quartiere Mandrione ucciso da un treno, legato con un nastro ai binari della stazione
Fine terribile per Caracas, il gatto randagio del quartiere Mandrione, a Roma. La sua morte ha sconvolto un'intera comunità, per questo oggi è prevista una fiaccolata nel quartiere, in via Deruta, all’entrata di Villa Lais
Caracas, il gatto del quartiere Mandrione di Roma, è stato ucciso da un treno in corsa dopo esser stato legato ai binari della stazione di Roma Tuscolana. Orrore nella Capitale, l'ennesimo dopo il caso del gattino lanciato nel vuoto a Lanusei, in Sardegna. A dare la notizia è stato il gruppo Facebook "A…Mici di Villa Lais": "Il dolce Caracas, micio rosso di quartiere, socievole e molto conosciuto al Mandrione. Forse proprio perché così socievole, si è fidato di qualcuno che (per divertimento? per sadismo? per noia? per pura e semplice cattiveria?) lo ha preso, legato ai binari e aspettato che un treno gli passasse sopra".
Caracas, gatto del Mandrione ucciso da un treno dopo esser stato legato ai binari
Fine terribile per Caracas, il gatto randagio del quartiere Mandrione, a Roma. La sua morte ha sconvolto un'intera comunità, per questo oggi è prevista una fiaccolata nel quartiere, in via Deruta, all’entrata di Villa Lais.
Caracas è morto nel peggior modo possibili, schiacciato da un treno in corsa: era stato legato ai binari della stazione da qualcuno che evidentemente per noia o cattiveria ha deciso di togliere la vita al felino. Un gattino rosso socievole e molto amato. Così un testimone su Facebook: "Quando lo cercavamo abbiamo chiesto agli operai sui binari se avevano visto un gatto rosso vivo o morto e hanno detto di non aver visto nulla. Pochi minuti dopo il gatto è stato trovato proprio a pochissima distanza da loro. Lì per lì per lo shock vedendo il gatto praticamente sventrato siamo tornati a casa. Poi la sera siamo ritornati e abbiamo visto chiaramente che il gatto (o quello che restava) era legato stretto ai binari con un nastro rosso e bianco di quelli da lavoro".
Così in una nota la Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale Patrizia Prestipino. "Un'ennesima barbarie, un vero e proprio orrore, che ha procurato ancora una vittima incapace di difendersi e completamente in balia della violenza degli uomini - aggiunge -In qualità di Garante per la tutela e il benessere degli animali di Roma Capitale chiedo al Comune di Roma di costituirsi parte civile. Faccio appello alla sensibilità dei romani, che in molti dimostrano da sempre di avere a cuore gli animali della nostra città, e chiedo la loro numerosa partecipazione alla fiaccolata organizzata per ricordare il gattino".