Alberi abbattuti nel Giardino Scaldasole a Milano, la Presidenza dell’ARPA: "Non abbiamo autorizzato noi, e il nostro report ambientale lo dovete chiedere al nostro Direttore Generale”
La Presidenza dell'ARPA, guidata dal Presidente Lucia Lo Palo ha dichiarato: "non abbiamo autorizzato noi l'abbattimento degli alberi; e non siamo noi il soggetto corretto per la richiesta del report che parlerebbe di inquinamento del sottosuolo ma il nostro Direttore Generale, ma non possiamo girare noi la vostra richiesta"
In seguito all’abbattimento di oltre 20 alberi nel Giardino Scaldasole di Milano, alberi tutti sani e rigogliosi, i cui tronchi mozzati sono ancora a terra ammassati su quella che fino al 3 luglio 2024 era una piccola oasi verde nel cuore della città, nessuno ha ancora dato risposte, anzi… tutti rimbalzano la palla da un ente all’altro e il mistero si infittisce. Dopo il precedente del bosco di via Falck-Casa del giovane, è stato l'ennesimo abbattimento di alberi nell'area comunale di Milano ad aver suscitato l'indignazione dei residenti.
Come Vi avevamo raccontato, l'assessore all'Ambiente, Elena Grandi, aveva negato lo scempio sostenendo che "sono stati tagliati solo 3 alberi, dei quali 2 vecchi ailanti pericolanti e malati e a meno di 3 metri dalle case". Tuttavia i video e le foto sono più eloquenti di qualsiasi parola. Nel piccolo paradiso del Giardino di Scaldasole sono stati abbattuti circa la metà degli alberi piantati da un residente, ovvero tre castagni, due melograni, tre aceri di cui due bordeaux e uno verde, un nocciolo, piante di bambù, mandorli, querce, lecci, nespolo e lecci. Questi alberi rappresentavano anche la casa per una famiglia di scoiattoli che si era appena insediata lì e che è stata sfrattata oltre che di piccoli nidi di uccellini.
Abbiamo chiesto informazioni ad ARPA Lombardia per ottenere il misterioso report che parlerebbe di inquinamento del sottosuolo tale da rendere necessaria la bonifica del piccolo fazzoletto di prato di via Scaldasole e dunque l’abbattimento improvviso di tutti gli alberi che su esso, in 15 anni, era cresciuti.
Tuttavia, la Presidenza dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, guidata dal Presidente Lucia Lo Palo, che non vuole comparire, si è dichiarata come soggetto non corretto per la nostra richiesta, indicando il loro Direttore Generale come corretto interlocutore, ma rifiutandosi di inoltrare la richiesta a lui e di indicarci il nome!
Una totale chiusura. Come se i due facessero parte di organizzazioni diverse, non comunicanti fra loro: "Dovete scrivere voi al nostro Direttore Generale, noi non giriamo la vostra mail".
Alla segreteria di ARPA Lombardia ha risposto la Sig.ra Raffaella, la quale ci ha spiegato che “ARPA non ha autorizzato nessun taglio di alberi, ARPA viene coinvolta, laddove ci sono procedure di bonifica, da enti terzi competenti. Se volete un riscontro dovete chiedere a loro. Il report di ARPA non c'entra, non è una cosa da cui poi è scaturito l'abbattimento degli alberi, è proprio il contrario. Si è mosso il Comune in questo caso. E in nostro report va chiesto all'addetta stampa del nostro Direttore Generale”.
Noi abbiamo insistito per poter parlare con la Presidente Lo Palo, tuttavia ci è stato risposto che quest'ultima, "in quanto rappresentante istituzionale di ARPA, non si occupa della comunicazione tecnico scientifica. Dovete contattare la responsabile dell’ufficio stampa di Arpa Lombardia, Annarita Zarone, la quale eventualmente vi darà un riscontro. La Presidente non è tenuta a dare questo tipo di riscontro perché, ripeto, si occupa della comunicazione politico istituzionale. La competenza tecnico scientifica eventualmente anche di queste cose è del Direttore Generale del suo ufficio stampa”.
Tuttavia la mail che ci è stata fornita è la stessa della Presidente Lo Palo, dalla quale non abbiamo ricevuto risposta e la Sig. Raffaella non ci ha voluto dare il nome e la mail del Direttore Generale, al quale le nostre richieste non sono state girate. Ma il nome si sa, è Fabio Cambielli, e le mail sono standard.
Dunque in ARPA si stanno nascondendo dietro a un dito e non comunicano fra loro. Com’è possibile che una Presidente non comunichi con il Direttore Generale? Problemi organizzativi in ARPA?
Giriamo la richiesta al Dr Cambielli. E richiediamo un interpello in Consiglio Comunale.