Auto nel Po, l’autopsia di Lorena Vezzosi: “Accoltellata dall’ex compagno Stefano Del Re, è un femminicidio"

Il caso dell'auto inabissata nel Po si chiarisce: l'autopsia ha rivelato coltellate sul corpo della donna, la presunta arma del delitto ancora non si trova

Il caso dell'auto nel Po si chiarisce, Lorena Vezzosi sarebbe stata accoltellata secondo gli esiti dell'autopsia. L'auto inabissatasi con a bordo i due ex coniugi Stefano Del Re, 55 anni, e Lorena Vezzosi, 53 anni, già aveva fatto pensare a un omicidio-suicidio. Gli esami autoptici sulla donna avvalorano questa ipotesi.

Auto nel Po, Lorena Vezzosi accoltellata secondo l'autopsia, "Si tratta di femminicidio"

La coppia di Santarcangelo di Romagna era stata trovata morta nella notte di giovedì 4 luglio a Casalmaggiore (Cremona) all’interno della loro auto finita nel fiume Po. Presto era stata esclusa l’ipotesi di un incidente. Già la ricostruzione del rapporto dei due e le dichiarazioni delle amiche della donna avevano costruito il quadro di un possibile femminicidio. Da non molto tempo Lorena aveva lasciato Stefano e aveva una nuova relazione. Stefano, però, sembrava non aver accettato la fine della storia e la presenza di un nuovo uomo nella vita della donna. Inoltre, le amiche raccontano che la presunta vittima avrebbe riferito loro di avere paura dell’ex.

Il video e gli esami autoptici

Un video registrato dalle telecamere di sorveglianza di Casalmaggiore aveva ulteriormente indirizzato le indagini verso un caso di omicidio. Nel video si vedeva l’uomo, al volante di una Nissan, che sbanda cadendo nel fiume. La donna, seduta di fianco a lui, resta immobile per tutto il tempo: si sospetta che fosse già morta o che fosse stata stordita o addormentata. L’autopsia effettuata sulla salma della presunta vittima, questa mattina nell’ospedale Maggiore di Cremona, lascerebbe ora pochi dubbi. Infatti, sul suo corpo sono state riscontrate lesioni compatibili con delle coltellate. L’arma del delitto non è ancora stata trovata. Potrebbe trattarsi di un coltello o di un bisturi, vista la tipologia delle ferite e l'attività di Del Re come operatore sanitario.

Il sospetto femminicidio sarebbe avvenuto presumibilmente già a Sant'Arcangelo di Romagna (Cremona), dove i coniugi separati abitavano, oppure durante il tragitto dal Riminese verso il Casalasco, territorio di cui erano originari. Per ora, la procura di Cremona preferisce mantenere ancora il massimo riserbo, presumibilmente per la necessità di compiere ulteriori accertamenti.