Genova, l'uomo caduto dal muraglione stava scappando da un cinghiale, nelle telecamere il film della morte

Le immagini delle telecamere di videosorveglianzadi corso Magellano, a Sampierdarena, hanno permesso ai carabinieri di risolvere il giallo della morte di Jorge Andreas Delgado Lara, l’operaio di 34 anni caduto da un muraglione sabato notte e trovato senza vita da un passante in via La Spezia. Nei filmati acquisiti dagli inquirenti - le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Valentina Grosso - si vede l’operaio mentre si toglie una scarpa e la lancia in direzione di un cespuglio. Anche se i frame non sono nitidissimi la ricostruzione degli inquirenti è che tra le foglie della pianta sia spuntato il muso di un cinghiale.

Convinzione che si rafforza grazie a un altro video che mostra alcuni ungulati passeggiare poco distante dal muraglione da dove era precipitato Delgado Lara. La presenza dell’animale - è questa l’ipotesi - ha spaventato il trentaquattrenne che, dopo aver lanciato la scarpa, ha scavalcato il parapetto che sovrastava via La Spezia, non accorgendosi che sotto di lui c’era il vuoto. E così ha fatto un volo di oltre dieci metri che non gli ha lasciato scampo. Un tragico incidente, insomma. Anche se è difficile stabilire se il cinghiale volesse caricarlo oppure se il terrore dell’uomo sia stato provocato da altri fattori, come uno stato di alterazione da alcol che gli ha fatto percepire la realtà diversamente da com’era. Poche ore prima di morire aveva partecipato a una festa in casa di amici a Certosa. «Ha bevuto parecchio», ha spiegato chi era con lui. A un certo punto l’operaio ha salutato tutti dicendo che il fratello, residente proprio in corso Magellano, lo stava aspettando. Ed è per questo che la famiglia ha escluso l’ipotesi del suicidio, mostrando ai carabinieri i messaggi che aveva inviato pochi minuti primadel drammatico volo dal muraglione.