Processo Impagnatiello, Chiara Tramontano: "Giulia diceva che il latte aveva un sapore assurdo", il collega del killer: "Ripeteva che suo figlio era un nipote"
La sorella di Giulia in aula in udienza, svela come la sorella ha scoperto il tradimento e ammette: "La nostra vita ormai è lavoro-cimitero, cimitero-lavoro"
Il processo ad Alessandro Impagnatiello va avanti. Oggi in aula è stata sentita Chiara Tramontano, la sorella di Giulia, la quale ha rilasciato delle dichiarazioni importanti. Ecco cosa ha detto.
Processo Impagnatiello, Chiara Tramontano: "Giulia diceva che il latte aveva un sapore assurdo"
Chiara Tramontano ha dichiarato che la sorella aveva riferito alla madre che "il latte aveva un sapore assurdo". Ma in generale "tutto che quello che mangiava aveva un sapore assurdo, in ogni cibo odore strano. diceva a mia madre che il latte il giorno dopo che lo aveva aperto aveva un sapore strano. In ogni cosa trovava un sapore strano", è il racconto della sorella. Inoltre, "l'acqua odorava di candeggina". Anche i pomodori non avevano più lo stesso sapore, inoltre Giulia soffriva di costanti dolori allo stomaco: "Beveva tante tisane ma non trovava sollievo".
Il palese riferimento è al fatto che Impagnatiello la stesse avvelenando ormai da mesi, anche nel periodo in cui i due facevano il baby shower. Chiara va avanti e spiega che la sorella ha scoperto il tradimento grazie al tracker delle cuffiette dello smartphone di Impagnatiello, che mostrava i suoi movimenti a Milano dopo l’uscita dal lavoro.
E poi: "Lui le diceva che aveva perso la ragione, che i tradimenti erano sue paranoie, che era pazza perché voleva controllarlo. Le ha fatto credere che fosse pazza che vedesse indizi di tradimenti, ma quei tradimenti ci sono sempre stati". Chiara racconta a questo punto della telefonata ricevuta il 28 maggio da Allegra Cerea, l'amante di Impagnatiello. Il giorno dopo dell'incontro tra la ragazza italo-inglese e Giulia: "Mi ha chiesto se avevo sentito Giulia e se pensassi che potesse avere intenti suicidi. Credo che sia stato uno dei pochi momenti in cui ho chiamato l'imputato e gli dissi che sapevo di Allegra. Lui era furioso e mi ripose di farmi i fatti miei".
Chiara ha anche tristemente raccontano quella che è diventata adesso la loro vita: "Lavoro-cimitero, lavoro-cimitero".
La decisione di Giulia Tramontano di abortire
"A inizio dicembre ricevo una foto di mia sorella in bagno e la foto del test positivo, vedo le sue lacrime e le chiedo se sono lacrime di gioia o di paura, la sua paura era come lui avrebbe accolto la gravidanza ed è così: è una brutta notizia perché il bambino non era gradito. Lei era infelice e triste perché già si sentiva mamma".
"Una ragazza del Sud che aspetta un figlio non è mai sola, non capivamo come due stipendi non potessero bastare per crescere un figlio", spiega. Ma poi lui cambia, e decide di essere più aperto al desiderio di avere un altro figlio: "C'é stato un ripensamento di lui, lui cambia idea, dice di desiderare quel bambino. È stato come buttare acqua sul fuoco, ha portato un pò di quiete anche a noi familiari, eravamo pronti a supportarli".
La gravidanza era usata da lui come "un boomerang, era il momento delle responsabilità, non del voglio e non voglio".
Il collega di Alessandro Impagnatiello: "Diceva che suo figlio era suo nipote"
Un collega di Impagnatiello, ex barman all'Armani Milano, racconta tutte le bugie che diceva il killer. A.T. faceva il sommelier e i due erano stati assunti insieme: "In hotel era risaputo che Impagnatiello avesse un figlio e lo nascondesse a tutti, ce l'avevano detto alcuni suoi ex colleghi. Quando glielo chiedevamo, a più riprese, ha sempre negato. Addirittura, davanti alla foto che lo ritraeva con il bambino, diceva che era suo nipote".
Non solo. "Aveva mentito anche su problemi in famiglia, dicendo che i suoi genitori erano molto malati per ottenere permessi e uscite anticipate sul lavoro. Agli ex colleghi del Four Seasons aveva dichiarato che il padre era in fin di vita per un tumore, a noi aveva detto la madre… poi rubava oggetti sia al ristorante che in cucina, metteva in difficoltà anche noi".