Genova, la Dia confisca appartamenti di lusso e conti in banca a un imprenditore "amico delle cosche"
Il settantenne, originario della Puglia, si era trasferito in Liguria e in 40 anni aveva aperto diverse società della lavorazione e rottamazione del ferro
La Direzione investigativa antimafia di Genova ha confiscato beni per un valore di circa 900 mila euro a un settantenne originario di Terlizzi, in provincia di Bari, da tempo radicato nel capoluogo ligure e titolare di numerose società attive nel settore della lavorazione e vendita di ferro e rottami. La Dia ha eseguito un decreto emesso dal tribunale di Genova al termine del giudizio di primo grado, confiscando due appartamenti di lusso a Genova e Viareggio, un’auto e diversi rapporti finanziari. Valore totale, come detto, circa 900 mila euro. Per l’uomo, 73 anni, era già stato emesso un provvedimento di sequestro di beni per 300mila euro a novembre 2023.
Il personale della Direzione Investigativa Antimafia ha portato avanti le indagini attraverso complessi e delicati accertamenti con cui hanno ricostruito il patrimonio che l'indagato avrebbe costruito negli ultimi quarant’anni in modo illegale. L’inchiesta ha portato alla luce collegamenti con esponenti della criminalità organizzata e numerosi prestanome cui erano state intestate le società. Per l’uomo è stata riconosciuta anche la cosiddetta “pericolosità sociale generica”, perché riconosciuto colpevole del reato di bancarotta fraudolenta e di diversi reati tributari tra cui l’omessa dichiarazione, frode fiscale e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.