Gino Cecchettin, il libro "Cara Giulia" in uscita il 5 marzo; il web: "Smettila di speculare sulla morte di tua figlia"
Stasera il padre di Giulia Cecchettin sarà anche ospite da Fazio, ma dal web piovono critiche
Il 5 marzo uscirà "Cara Giulia" (Rizzoli), il libro di Gino Cecchettin dedicato alla figlia, uccisa a 22 anni a coltellate dall'ex fidanzato Filippo Turetta l'11 novembre 2023. In anticipo alla pubblicazione del volume, il padre di Giulia ha diffuso diversi estratti significativi dell'opera, co-scritta con Marco Franzoso. Successivamente, dal web sono arrivate molte critiche a Gino Cecchettin, con molti utenti che lo hanno accusato di "speculare sulla morte della figlia"
In alcuni di questi estratti, Cecchettin parla del ruolo degli uomini nelle relazioni e scrive: "Nella mia percezione, ho sempre considerato me stesso come una persona d'azione, e in questo momento mi interrogo su quali pratiche concrete posso adottare non solo per contrastare la violenza fisica e psicologica, ma anche per riequilibrare le azioni quotidiane, il linguaggio e la nostra cultura, che costituisce l'humus, il terreno che alimenta determinate situazioni di violenza. Ritengo che la chiave della questione risieda nell'accentuare il ruolo dell'uomo. Noi uomini siamo i primi chiamati a cambiare".
Gino Cecchettin, il libro "Cara Giulia" in uscita il 5 marzo; il web: "Smettila di speculare sulla morte di tua figlia"
In seguito, l'argomento della "disparità tra i generi nelle relazioni, e forse più che cercare di analizzare gli episodi più efferati, quelli violenti, sia importante cercare di comprendere in quale mondo queste azioni estreme si sviluppano e prendono la loro linfa. Da dove nascono, quale ne è l'origine, su che terreno attecchiscono. È da qui che bisogna partire, da una cultura che fa della disparità tra i generi uno dei suoi fondamenti. Forse il più profondo. Ora che possiamo vedere meglio le cose è giunto il momento di costruire un'alleanza tra i sessi, anziché consolidare la prevaricazione dell'uno sull'altro. Dobbiamo puntare a una cultura della riconciliazione più che a quella del riscatto. Parto da me. Mi sento chiamato in causa, in quanto uomo, maschio. E voglio iniziare rispondendo alla domanda: come posso io, proprio in quanto uomo, modificare o, anzi, migliorare le cose?"
Sul web e sui social Cecchettin è stato criticato da diverse persone che lo hanno accusato di "speculare sulla morte della figlia", con diversi commenti come: "Secondo me sono proprio gli uomini come te dovrebbero cambiare", riprendendo le parole di Cecchettin, oppure diverse riflessioni come: "Prima la nonna pubblicizza un libro tutta felice usando la tragedia della nipote, la sorella che si fa ospitare in tutti i programmi, ora il padre pubblicizza un libro. Secondo me stanno cercando di monetizzare".