Omicidio Nada Cella, il giudice non prende nessuna decisione, udienza preliminare rinviata al primo marzo

Tra due settimane le repliche del pubblico ministero. Nessun commento da parte degli avvocati di Annalucia Cecere, la donna accusata del delitto

Dopo sette ore di udienza preliminare la giudice Angela Maria Nutini, ha deciso di rinviare al primo marzo l’udienza preliminare in cui decidere se per l’omicidio di Nada Cella, Annalucia Cecere dovrà o meno essere processata in Corte d’Assise.  Due settimane di tempo in cui il pubblico ministero Gabriella Dotto, dovrà decidere se e quanto replicare alle conclusioni degli avvocati di Cecere, Giovanni Roffo e Gabriella Martini.  Cecere, 54 anni, è accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. A processo potrebbero finire anche il commercialista Marco Soracco e l’anziana madre Marisa Bucchioni per favoreggiamento e false dichiarazioni ai pm.

Nessuno commento a fine udienza da parte della mamma di Nada Cella, Silvana Smaniotto che stamani entrando a palazzo di Giustizia si era limitata a dire “oggi è un giorno triste”. Con lei in udienza c’erano la sorella maggiore di Nada, Daniela e la nipote Eleonora. Per i familiari di Nada Cella sonogiorni di attesa e di tensione visto che per la prima volta l’omicidio della 24enne loro congiunta potrebbe davvero arrivare a una verità processuale. Il giudice Nutini, al termine dell’udienza del primo marzo, deciderà se emettere il ‘decreto che dispone il giudizio‘ per gli imputati oppure una ‘sentenza di non luogo a procedere‘, in cui motivando dovrebbe spiegare perché gli elementi raccolti dall’accusa non sono sufficienti per celebrare un processo.

A parlare per i familiari di Nada è  l’avvocata Sabrina Franzone che ha ribadito la solidità delle nuove indagini e ha rilanciato l'appello per trovare l’autrice della telefonata anonima che accusava Cecere due mesi dopo il delitto.