Omicidio Vanessa Ballan, trovati coltello sporco di sangue e martello usato per sfondare la porta, PM: "Sottovalutata denuncia"

Vanessa Ballan è stata colpita numerose volte da Bujar Fandaj. La giovane 27enne aveva provato a difendersi senza alcun risultato

Nella serata di ieri martedì 19 dicembre 2023, è stato arrestato Bujar Fandaj, 41enne kosovaro accusato dell'omicidio di Vanessa Ballan. La donna, incinta del secondo figlio, è stata trovata a terra dal marito Nicola Scapinello, nella villetta di Spinetta, una piccola frazione del comune trevigiano di Riese Pio X. Sul corpo della vittima, che aveva in precedenza denunciato il suo carnefice per stalking (il 26 ottobre scorso) perché la ricattava e non accettava la fine della loro relazione, sono state trovate varie ferite da arma da taglio, concentrate nella zona del torace. Quest'oggi, sono stati rinvenuti il coltello sporco di sangue e il martello usato per sfondare la porta di casa.

Omicidio Vanessa Ballan, il PM Marco Martani sulla denuncia per stalking nei confronti di Bujar Fandaj

Dopo quanto accaduto, il Procuratore Capo di Treviso, Marco Martani ha riferito in merito alla denuncia fatta: "C'erano elementi forse per un pericolo di attività persecutoria e molesta, ma non per un divieto di avvicinamento. Dopo una perquisizione eseguita nella sua abitazione dopo la querela, da parte di Fandaj, non c'erano più stati episodi di molestie, di avvicinamenti o minacce. La valutazione era di non urgenza, cosa che purtroppo si è rivelata infondata. L'unica misura che avrebbe potuto impedire l'aggressore sarebbe stata la custodia cautelare in carcere, un provvedimento per sostenere il quale non vi erano oggettivamente elementi sufficienti".

Sul futuro processo afferma, concludendo: "Restando fermi questi elemento, la pena è l'ergastolo e viene precluso il ricorso al rito abbreviato". Nei confronti di Bujar Fandaj, il reato ipotizzato dalla Procura è quello di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, dai pregressi rapporti affettivi, dall'aver ucciso una donna incinta e al termine di atti di persecuzione.

Secondo quanto detto da Martani, il giorno prima del delitto, Fandaj aveva attivato una nuova utenza telefonica: "Si è avvicinato alla casa con la bicicletta e non con la sua auto, probabilmente per non farsi riconoscere, e aveva un borsone dove aveva un martello, due coltelli, e altri attrezzi da scasso, con un coltello simile a quello che è stato trovato in cucina, e che è l'arma del delitto. Ci sono indizi gravi di un pericolo di fuga insito nel suo comportamento dopo l'omicidio e indubbi elementi di pericolosità sociale, per il fatto e la ferocia con cui ha agito. Ci aveva telefonato ieriintorno alle 21.00, ammettendo il fatto, e questo per noi ha valore confessorio. Aveva detto che si sarebbe costituito ai carabinieri di Riese, ma per noi era un tentativo di depistaggio. Aveva detto che si trovava nei campi lì intorno, ma era in una zona diversa. I carabinieri non hanno mai cessato di sorvegliare l'abitazione con una pattuglia in borghese, e si sono accorti del suo rientro a casa in ora notturna e lo hanno sottoposto a fermo. Non si è detto disponibile all'interrogatorio del PM, ed è stato associato alla casa circondariale".

Come è stata uccisa Vanessa Ballan, la tragica scoperta del marito Nicola Scapiello e i sospetti su Fandaj

Il delitto sarebbe avvenuto tra le ore 11.21 e le 11.47 di ieri. L'orario è stato stimato in base al traffico di messaggi WhatsApp tra la vittima e il marito Nicola. L'allarme è scattato dopo le ore 14.00 di martedì, con un vicino di casa che ha avvertito il 118, arrivato sul posto insieme ai Carabinieri della Compagnia del Comando Provinciale di Treviso. La scoperta è stata fatta dal marito della donna.

In base ai primi esami fatti sul corpo di Vanessa, Martani ha delucidato che è stata picchiata al volto e poi colpita con almeno sette coltellate al torace. Sulle mani della donna sono state trovate numerose lesioni da difesa.

Il possibile sospetto Fandaj è emerso subito grazie alla deposizione del marito, conoscente della coppia con il quale i rapporti erano tesi da tempo: la vittima aveva avuto un legame con lui, che una volta terminato, continuava a perseguitarla, con continue e improvvise visite nel supermercato dove la donna lavorava come commessa.