Ferragni, procura di Milano apre un fascicolo per il ‘Balocco gate’ dopo l’esposto del Codacons per “truffa”: nessun indagato
Il procuratore Marcello Viola dovrà valutare l'atto presentato dalle associazioni e decidere che tipo di fascicolo aprire
La procura di Milano è pronta ad aprire un fascicolo verso Chiara Ferragni dopo il polverone del Balocco gate e l'esposto presentato da Codacons e Assourt, che ipotizza il reato di truffa. Il procuratore Marcello Viola dovrà valutare l'atto presentato dalle associazioni e decidere che tipo di fascicolo aprire. Sono tre le opzioni sul tavolo: il modello che non presenta ipotesi di reato né indagati (il 45), quello con ipotesi di reato ma senza indagati (il 44) o con ipotesi di reato e indagati (il 21). Dopodiché potranno essere disposti ulteriori accertamenti sul caso.
Ferragni, Procura di Milano pronta ad aprire un fascicolo per il ‘Balocco gate’ dopo l’esposto del Codacons per “truffa”
Dopo l'esposto presentato dal Codacons e da Assourt, che ipotizza il reato di truffa, la Procura di Milano potrebbe aprire un fascicolo per il Balocco gate. Il caso Chiara Ferragni continua inevitabilmente a tener banco. Sul tavolo del procuratore Marcello Viola ci sono tre fascicoli, i quali verranno aperti dopo aver valutato l'atto presentato dalle associazioni: un modello 45 (senza ipotesi di reato né indagati), un 44 (con ipotesi di reato ma senza indagati) o un 21 (con ipotesi di reato e indagati), per poi disporre gli eventuali accertamenti.
Le reazioni di Balocco e Ferragni
Balocco, l'azienda dolciaria con sede a Fossano (in Piemonte), già nella tarda mattinata del 15 dicembre ha fatto sapere che presenterà ricorso per la multa ricevuta da Antitrust ribadendo di aver operato "secondo principi di correttezza e trasparenza". Anche Chiara Ferragni ha comunicato attraverso il suo profilo Instagram che impugnerà il provvedimento "perché lo ritengo sproporzionato a ingiusto". L'imprenditrice sostiene di aver commesso un "errore in un buona fede nel legare con la comunicazione un'attività commerciale a una di solidarietà".
L’altro esposto all’Autorità per la concorrenza
Nella giornata di ieri, martedì 19 dicembre, il Codacons ha presentato un ulteriore esposto all’Antitrust, stavolta in merito alle uova di Pasqua sponsorizzate dall’influencer nel 2021 e 2022 per Dolci Preziosi. Anche in quel caso si è ricordata un’associazione, che si occupa di bimbi affetti da autismo, per beneficenza. Il motivo dell'esposto è semplice: a donare è stata la casa dolciaria, un attività scollegata dalla sponsorizzazione dell’influencer che si sarebbe presa come cachet per l’iniziativa, secondo quanto ricostruito, 500 mila euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022. Le donazioni fatte a I bambini delle fate da parte di Dolci Preziosi sono state di 12 mila e 24 mila euro tra 2021 e 2022.