Incidente Mestre, probabile malore, nuova perizia sul cuore dell'autista Rizzotto affidata dal pm a Cristina Basso, aumentano i dubbi sul medico legale "pro-vax" Viel, che minaccia querele

Il pm Cameli dispone una nuova autopsia sul corpo di Rizzotto, dopo quella già eseguita dal dottor Viel, affidandola alla professoressa Basso. Anche la famiglia nomina un suo perito, il professor Thiene, "luminare delle morti improvvise"

Si torna a parlare di probabile malore improvviso riguardo al caso dell'incidente di Mestre del 3 ottobre in cui hanno perso la vita 21 persone. Tra queste anche l'autista Alberto Rizzoto, nelle prime ore dopo la strage ritenuto colpito da un malore improvviso mentre si trovava alla guida. Sul corpo di Rizzotto era stata eseguita un'autopsia, i cui risultati ottenuti dal medico legale Guido Viel avevano in teoria escluso questa pista. Non erano mancati però dubbi in merito ai test eseguiti da Viel, tra i quali quello che si stesse cercando di nascondere il presunto malore improvviso e l'eventuale correlazione della morte con il vaccino Covid. Ora la notizia di una nuova perizia, decisa dal pm Laura Cameli e affidata alla professoressa Laura Cameli.

Incidente di Mestre e malore improvviso dell'autista, il pm: "Nuova perizia sul cuore di Rizzotto"

Si torna a considerare il malore improvviso dell'autista Rizzotto come possibile origine dell'incidente in cui i 3 ottobre a Mestre morirono 21 persone, lui compreso. O almeno intende accertarsene il pm Laura Cameli, che ha disposto una nuova autopsia sul corpo dell'autista. A ricevere l'incarico, la specialista di anatomia patologica cardiovascolare Cristina Basso, docente dell'università di Padova, che non è ancora chiaro se sostituirà o integrerà il medico legale Guido Viel (responsabile delle precedenti autopsie). Una chiara testimonianza dei dubbi ancora presenti nel giudice in merito ai risultati degli esami finora eseguiti.

"Vista la nota del dottor Guido Viel - aveva scritto il pm Cameli - appare opportuno un approfondimento". Non solo il pm, anche i famigliari di Rizzotto fanno intendere di voler fare chiarezza su cosa abbia realmente provocato la morte del loro caro, nominando come proprio perito il professor Gaetano Thiene, considerato un "luminare delle patologie cardiache e delle morti improvvise". La nuova autopsia inizierà il 28 novembre, con il termine ultimo per la condivisione della relazione finale in merito ai risultati ottenuti fissato al 10 gennaio 2024. Entro quella data, quindi, sarà dichiarato se a provocare la morte di Rizzotto ed il conseguente incidente sia stato un malore improvviso e se la causa scatenante sia riconducibile al vaccino Covid.

Ulteriore novità rispetto alle perizie eseguite da Viel sarà la presenza anche degli esperti nominati dai legali dei tre indagati per omicidio colposo (i due tecnici Roberto di Bussolo e Alberto Cesareo e l'ad della compagnia del mezzo, La Linea, Massimo Fiorese), gli avvocati Paola Bosio, Giovanni Coli, Barbara De Biasi. L'autopsia, quindi, sarà eseguita di fronte a testimoni.

Le precedenti autopsie del "pro-vax Viel",i dubbi anticipati dal GdI e le minacce di querela del medico

Il pm non ha spiegato i motivi per la richiesta di un'ulteriore autopsia che vada ad integrare la precedente, quella di Viel, cosa che ha fatto sospettare molti esserci tutt'ora dubbi sui risultati finora ottenuti. A questo proposito il Giornale d'Italia ha provato a contattare il medico, per chiedergli se la nomina della dottoressa Basso fosse in sostituzione a lui, o se la docente andrà ad integrarlo nei prossimi esami autoptici sul corpo dell'autista. "Non parlo - è stata però la risposta al telefono di Viel - non mi chiamate, vi ho già segnalato alla Procura". Il medico, quindi, ha riattaccato.

Numerosi dubbi, in effetti, erano stati in queste settimane anticipati anche dal Giornale d'Italia, che aveva evidenziato alcuni degli aspetti più "fumosi" attorno alla perizia eseguita sul corpo di Rizzotto e sull'esclusione quasi certa della possibilità di un malore improvviso, nonostante l'assenza di risultati disponibili sui test al cuore dell'autista.

Oltre a questo, online in molti avevano indicato il dottor Viel come "pro-vax" e, per questo, sospettabile di pregiudizio nei confronti di un'eventuale scoperta di correlazione tra morte, malore improvviso e vaccino Covid. Tra i motivi che vengono citati dai sostenitori di tale teoria quali prova di questa narrazione, il report (da lui pubblicato nel 2021 con tre colleghi) "Covid-19: The wrong target for healthcare liability claims".  

Tra le righe del testo pubblicato su Elsevier-Science Direct, una in particolare viene citata come prova di una presunta posizione ideologica che avrebbe potuto, a detta dei critici, comprometterne l'imparzialità: "Una proposta avanzata è quella di introdurre una sorta di impegno medico involontario che non sia strettamente coercitivo per tutti coloro che sono infetti da COVID-19. Ciò potrebbe assomigliare all’approccio adottato per le vaccinazioni obbligatorie, eventualmente aumentando le multe per chi non rispetta le norme, o registrandole sul casellario giudiziario per indurre i cittadini a prestare maggiore attenzione al rispetto delle regole".

Altro argomento a sostegno della narrazione discussa, l'autopsia eseguita, sempre nel 2021, da Viel sul corpo di Alessandro Cavaretta, parcheggiatore morto per un malore improvviso dopo soli 3 giorni dalla prima dose di Pfizer, una tempistica che aveva sollevato numerosi sospetti riguardo una possibile correlazione tra decesso e vaccino Covid. Tale correlazione, però, era stata immediatamente smentita da Viel, con una velocità che in parecchi denunciano sospettosamente non essersi ritrovata con l'autopsia di Rizzotto.