Roma, immunologo Le Foche aggredito: "Accusato da un paziente di terapia sbagliata", arrestato 36enne

Aggredito nel proprio studio a Roma l'immunologo Francesco Le Foche. Arrestato dagli inquirenti un 36enne pregiudicato, Renato M., accusato di tentato omicidio

L'immunologo Francesco Le Foche è stato aggredito nel suo studio a Roma da un proprio paziente, Renato M., che apparentemente avrebbe picchiato il medico dopo averlo accusato di avergli somministrato una terapia errata. Il medico romano ha in seguito spiegato che il paziente si sarebbe risentito perché Le Foche non voleva curare il suo cane. Il 36enne è stato arrestato e ora è accusato di tentato omicidio.

L'immunologo Francesco Le Foche aggredito nel suo studio, arrestato un paziente pregiudicato

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'immunologo Francesco Le Foche, 65 anni, sarebbe stato aggredito nel proprio studio di via Po a Roma da un proprio paziente che avrebbe accusato il medico di avergli dato una terapia errata per il trattamento di una non meglio specificata "grave malattia infettiva alla colonna vertebrale". Tuttavia, secondo alcune ipotesi presenti sul web, il 36enne avrebbe contestato al medico di aver avuto una presunta reazione avversa da vaccino Covid, vaccino che l'immunologo ha sempre definito assolutamente sicuro e salva-vita, sostenendo che tutti avrebbero dovuto farlo.

https://www.ilgiornaleditalia.it/video/salute/532028/le-foche-immunologo-vaccino-covid-scienza-empirismo-mrna.html

L'uomo, al momento unico sospettato dell'aggressione, avrebbe più volte colpito al viso Le Foche procurandogli un trauma cranico e diverse fratture al volto (in particolare alle ossa nasali ed all'orbita oculare sinistra).

Immediata la richiesta di aiuto da parte della segretaria dell'immunologo e dei pazienti seduti in sala d'attesa. Al loro arrivo, pochi minuti dopo, gli uomini della Polizia di Stato hanno bloccato l'uomo, che non si era ancora dato alla fuga. Arrestato sul posto, per il 36enne, pregiudicato, è scattata l'accusa di tentato omicidio. Il fermo è stato poi convalidato nella giornata di venerdì 6 ottobre a piazzale Clodio. Il presunto aggressore è quindi stato trasferito al carcere di Regina Coeli, dove ora risiede. Indagini in corso per chiarire se ci fossero stati episodi analoghi in passato ai danni di Le Foche da parte di Renato M.

Arrivato nella serata di giovedì 5 ottobre al Policlinico Umberto I in gravissime condizioni, Le Foche sembrerebbe non essere ora in pericolo di vita. Lo stesso immunologo, nella giornata di oggi venerdì 6 ottobre, avrebbe confidato ad alcuni conoscenti di "sentirsi meglio". Al momento ricoverato al reparto Maxillofacciale, a preoccupare in particolare i medici sarebbe la frattura del naso e del pavimento dell'orbita oculare, la cui riduzione richiederà in queste ore un intervento chirurgico.