Papa Francesco: “Non cancellare la cultura russa per motivi politici, prossimo viaggio lo farà Giovanni XXIV"
Tanti i temi toccati dal pontefice nella conferenza stampa post viaggio in Mongolia, tra questi il passaggio sulla Russia
Papa Francesco è stanco. Il pontefice di ritorno dalla Mangolia ammette che per lui "fare un viaggio adesso non è tanto facile come all’inizio…" a causa delle sue difficoltà a camminare, e lancia una battuta che potrebbe nascondere un fondo di verità: in Vietnam "ci andrà Giovanni XXIV" dice, aprendo la strada ad un successore. Il Papa, che negli giorni scorsi aveva esaltato la Grande Madre Patria Russa, dopo che come scoperto in esclusiva dal Giornale d'Italia, era rimasto deluso dalle porte in faccia di Zelensky per un suo tentativo di mediare sulla guerra in Ucraina, adesso torna sulla questione.
Papa Francesco: “Non cancellare la cultura russa per motivi politici"
Papa Francesco ha dichiarato: "La cultura russa è di una bellezza, di una profondità molto bella e non va cancellata per problemi politici", e sottolinea di non aver mai "difeso l'imperialismo".
Le parole di Bergoglio sono state pronunciate ai giovani cattolici russi sulla Grande Russia, nel quale è stato ripercorso il passato di Pietro il Grande e Caterina II ed hanno subito un attacco feroce da parte degli ucraini.
"Era un dialogo con i giovani russi. E alla fine io ho dato loro un messaggio che ripeto sempre: di farsi carico della loro eredità. Punto primo: prendete la vostra eredità. Con questa visione io cerco di fare il dialogo tra nonni e nipoti: che i nipoti prendano l’eredità. Questo lo dico dappertutto e questo è stato il messaggio. Secondo: per esplicitare l’eredità, ho detto l'idea della Grande Russia, perché l’eredità russa è molto buona, è molto bella. Pensa al campo delle lettere, della musica, a un Dostoevskij che oggi ci parla di umanesimo maturo, a questo umanesimo che si è sviluppato nell’arte e nella letteratura. Il terzo punto forse non è stato felice, ma parlando della Grande Russia in senso non tanto geografico, ma culturale, mi è venuto in mente quello che ci hanno insegnato a scuola: Pietro I, Caterina II. Forse non è proprio giusto, non so, che gli storici ci dicano, ma è stata un’aggiunta che mi è venuta in mente perché l’avevo studiato a scuola. Quello che ho detto ai giovani russi è di prendere la propria eredità, che vuol dire non comprarla altrove. E quale eredità ha dato la Grande Russia: la cultura russa è di una bellezza, di una profondità molto grande, e non va cancellata per problemi politici. Hanno avuto avuto anni bui in Russia, ma l’eredità è sempre rimasta".
Una risposta anche a chi, negli ultimi mesi ha provveduto a cancellare spettacoli ed opere teatrali di esponenti russi in giro per il mondo perché non si erano espressi sulla guerra o avevano sostenuto Putin.
Papa Francesco: "Non parlavo dell'imperialismo russo"
A chi chi gli intimava di aver parlato di imperialismo, Francesco ha precisato: "Io non pensavo all’imperialismo quando ho detto quello: ho parlato della cultura, e la trasmissione della cultura non è mai imperialista, mai, è sempre dialogare. Parlavo di questo. È vero che ci sono degli imperialismi che vogliono imporre la loro ideologia. Quando la cultura viene distillata e trasformata in ideologia, questo è veleno. Si usa la cultura, ma distillata in ideologia. bisogna distinguere quando è la cultura di un popolo e quando sono le ideologie che sorgono poi per qualche filosofo, qualche politico di quel popolo. E questo lo dico per tutti, anche per la Chiesa. Dentro la Chiesa, tante volte si mettono le ideologie, che staccano la Chiesa dalla vita che viene dalla radice e va in su, staccano la Chiesa dall’influsso dello Spirito Santo. Un’ideologia è incapace di incarnarsi, è soltanto idea. Quando si fa politica, di solito diventa dittatura, no? Diviene incapacità di dialogo, di andare avanti con le culture. L’imperialismo si consolida sempre in base a un’ideologia. Anche nella Chiesa dobbiamo distinguere tra dottrina e ideologia: la vera dottrina mai è ideologica, mai; è radicata nel Santo popolo fedele di Dio; invece l’ideologia è staccata dalla realtà, staccata dal popolo".