Enrico Varriale, chat delle presunte vittime: "Fermarlo prima che ammazzi qualcuna". È a processo per stalking e lesioni
Il giornalista di Rai Sport Enrico Varriale è stato denunciato di stalking e lesioni da parte di due donne. Nelle chat le due si scrivevano: "Quello è pazzo, bisogna fermarlo prima che ammazzi qualcuna"
Il giornalista di Rai Sport Enrico Varriale a processo per presunto stalking e lesioni a danno di due donne. Lunedì 15 maggio il tribunale ha ascoltato una testimone. Le due, in chat privata, si scrivevano: “Bisogna fermarlo prima che ammazzi qualcuna”. Gli avvocati di Varriale parlano di false accuse.
A processo per lesioni e stalking nei confronti di due donne il giornalista Enrico Varriale
Il giornalista di Rai Sport Enrico Varriale a processo per presunto stalking e lesioni ai danni di due donne. Accuse molto pesanti, che il giornalista nega nella maniera più assoluta e che anche il suo team legale, composto dagli avvocati Ester Molinaro e Fabio Lattanzi, derubrica come false. Doppio processo, quindi, per i due diversi capi di imputazione, che vedrebbero il sostegno, tra le altre presunte prove, delle chat delle due donne in questione: “Quello è pazzo, bisogna fermarlo prima che ammazzi qualcuna”.
È stata la seconda donna, quella che accusa di essere stata picchiata da Varriale, ad aver contattato la prima, presunta, vittima, ancora nel dicembre del 2021. A lei aveva raccontato di essere finita al pronto soccorso dell’Ospedale Gemelli, a causa dei colpi subiti: “Ha aggredito anche me. Ha detto che se lo denuncio mi ammazza”. Nonostante ciò, alla fine la denuncia è arrivata e lunedì 15 maggio la donna è stata ascoltata dal tribunale monocratico. Qui ha raccontato di come si sarebbe messa in contatto con la prima vittima e di come sarebbe riuscita a scalfire il muro di paura che si era costruita intorno condividendo con lei anche la sua esperienza. “So cos’hai passato – riporta di aver detto in aula – è successo anche a me”.
La difesa del giornalista ha contestato in toto quanto detto dalla testimone. Sono quindi stati depositati come prova da parte dei legali di Varriale dei messaggi scambiati tra la donna ed il giornalista durante quella che sembra a tutti gli effetti essere stata una relazione, messaggi per alcuni dei quali la dona nega però che siano mai stati inviati.