"Alessia Pifferi ha un grave ritardo mentale, è come se avesse 7 anni": gli accertamenti sulla donna dal carcere

"Messa in mano una bambina ad una bambina" secondo il legale della donna. È quanto trapela dai risultati degli ultimi accertamenti medici. La Corte d'Assise di Milano si è riservata di disporre una perizia

"Alessia Pifferi ha un grave ritardo mentale ed un quoziente intellettivo di una bambina di 7 anni". Una tesi che non lascia spazio ad interpretazioni, rilasciata da Alessia Pontenani, legale della 37enne accusata di omicidio aggravato nel caso della bimba morta di stenti, la piccola Diana Pifferi, lasciata a casa da sola per circa una settimana. Per il legale "Hanno messo una bambina in mano a una bambina". Un quadro che identifica ancora di più la situazione sulla donna.

"Alessia Pifferi ha un grave ritardo mentale ed un quoziente intellettivo di una bambina di 7 anni" secondo la legale

Le analisi sulla 37enne rivelano un quadro ancora più grave del previsto ed accertato sono gli ultimi accertamenti medici svolti nel carcere di San Vittore. All'epoca fu la Corte d'Assise di Milano a disporre una perizia per verificare le condizioni psichiche della donna, la quale come constatato dal Giornale d'Italia, viveva in una casa che definire "degli orrori" è un eufemismo e dove il degrado e l'indifferenza erano all'ordine del giorno.


La difesa di Alessia Pifferi quest'oggi ha ulteriormente chiesto una perizia medico psichiatrica finalizzata ad accertare l'incapacità di intendere e volere della donna al momento del fatto la sua eventuale rilevanza "sull'imputabilità dell'imputata". No secco della procura che anzi, replica chiedendo l'estromissione dal fascicolo processuale di tutti i documenti redatti in carcere sulla situazione medica e psichica di Alessia Pifferi in quanto non disposti nell'ambito di una vera e propria consulenza. I giudici hanno rigettato tale richiesta, a cui si era associata la parte civile, ritenendo tali relazioni utilizzabili e facendole entrare nel procedimento.

L'avvocato di Alessia Pifferi conferma: "Ha un grave deficit intellettivo"

Alessia Pifferi che all'epoca dei fatti andò a trovare l'amante, un uomo, classe 1966, residente a Cenate Sopra in provincia di Bergamo, mentre lasciava morire la piccola di 18 mesi lasciandola sola in casa per sei giorni, "ha un gravissimo deficit intellettivo". È la tesi che arringa la legale in seguito alle analisi fatte. La donna "in carcere è stata sottoposta a un test sul quoziente intellettivo". Il risultato è di "40, ossia a 1 percentile".

"La signora ha un problema serio ed è stato un peccato che nessuno l'abbia mai aiutata. Aveva un insegnante di sostegno" quando era a scuola, "ed era seguita da una psicologa che adesso sto cercando di rintracciare". Ma poi "nessuno l'ha più aiutata quando ce n'era bisogno, né la famiglia, né i servizi sociali. È una tragedia per tutti, questa. Per me la madre e la sorella - ha aggiunto l'avvocato - dovrebbero essere indagate per abbandono di minori".