Psichiatra aggredita a Pisa, morta Barbara Capovani. Ad ucciderla l'ex paziente Gianluca Paul Seung
Confermata nella notte del 23 aprile la morte della psichiatra Barbara Capovani. Tre giorni prima era stata aggredita dal suo ex paziente Gianluca Paul Seung, ora in stato d'arresto
È morta la dottoressa Barbara Capovani, aggredita presso l’ospedale di Pisa da un suo ex paziente psichiatrico. A comunicarlo è l’ASL con una nota. Nel frattempo montano le polemiche riguardo la gestione di Gianluca Paul Seung, assassino della donna: nonostante le diverse denunce passate, non sarebbe mai stato condannato.
Confermata la morte della dottoressa Barbara Capovani, aggredita da un ex paziente a Pisa
Nella tarda nottata del 23 aprile un bollettino medico diffuso dall’ASL Nord Ovest e AOU Pisa ha confermato che Barbara Capovani, la psichiatra aggredita da un suo ex paziente, è morta. La nota diramata recita: “Si è conclusa alle 23:40 la procedura di accertamento di morte con criteri neurologici”. La donna era stata aggredita il 21 aprile nel parcheggio del reparto di Salute Mentale Adulti e SPDC dell’ospedale Santa Chiara di Pisa.
La dottoressa era stata raggiunta mentre era chinata a togliere il lucchetto della sua bici da colpi di bastone scagliati da Gianluca Paul Seung. Seung, italiano di 35 anni residente a Viareggio, era un suo ex paziente psichiatrico, descritto come violento da chi lo conosce e dai Carabinieri intervenuti per arrestarlo. L’uomo pare soffrisse di manie di persecuzione ed era stato descritto, proprio dalla dottoressa Capovani, come un narcisista patologico. Era molto attivo sui social, dove spesso scagliava invettive contro il sistema di sostegno ai pazienti psichiatrici, politici e magistrati. Tar i vari obbiettivi delle sue farneticazioni, c’era anche la dottoressa, l’agguato alla quale era stato premeditato.
L’uomo si era infatti già recato all’ospedale Santa Chiara il giorno precedente, chiedendo della dottoressa. La donna, madre di tre figli, tuttavia non era di turno. Seung ritorna allora l’indomani, attende le 18 e l’uscita della donna dalla struttura. A quel punto la colpisce alla testa con cieca ferocia.
Le polemiche dopo l’aggressione, si sapeva che l’uomo era pericoloso
La dottoressa lotta tra la vita e la morte per tre giorni, fino a quando l’annuncio dell’ASL non spegne le flebili speranze. Ci si chiede oggi se la tragedia poteva essere evitata. L’uomo era infatti noto alle forze dell’ordine e aveva diversi precedenti, tra cui molestie ad una minorenne e l’aggressione ad un altro psichiatra nell’ospedale di Viareggio. Tuttavia, nonostante le svariate denunce, per Seung non c’era mai stata alcuna condanna.