Reddito di cittadinanza, retromarcia dell'esecutivo sugli occupabili: 191mila percettori continueranno a prendere il sussidio
Circa 191 mila percettori, su un totale di 404 mila calcolato in manovra, non sono più considerati occupabili e quindi non perderanno il reddito di cittadinanza, per l'altra metà, invece, arriverà un'indennità sostitutiva
Retromarcia del governo guidato da Giorgia Meloni sui 404 mila beneficiari del Reddito di cittadinanza considerati dalla manovra finanziaria occupabili e destinati dunque a perdere il sussidio dopo 7 mesi. Circa la metà dei beneficiari avranno un’indennità sostitutiva da settembre e dicembre, chiamata Pal. L’altra metà, tuttavia, non perderà nemmeno un centesimo del sussidio, in quanto il governo ha scoperto che non sono occupabili. Adesso servono dunque 660 milioni di euro per coprire il buco.
Reddito di cittadinanza, retromarcia dell'esecutivo sugli occupabili
L’inciampo è riportato nel decreto Lavoro su cui l'esecutivo è impegnato e che contiene la riforma sulla mancetta elettorale grillina altresì chiamata Reddito di cittadinanza, sdoppiato in Gil e Gal. Il decreto, come si legge su La Repubblica, prevede anche la Pal, la Prestazione di accompagnamento al lavoro, l’indennità ideata per coprire quella parte di occupabili - beneficiari di Reddito senza minori, disabili, invalidi, over 60 in famiglia - che perdono il sussidio dal primo agosto.
Per questi il ministero del Lavoro avrebbe dovuto attivare un percorso di formazione e accompagnamento al lavoro prima di agosto, così da non lasciarli senza rete. Ma nulla è stato fatto. Ed è arrivata la Pal da 350 euro per il singolo al mese per quattro mesi fino ad un massimo pari all’importo preso in precedenza col Reddito.
Tuttavia, la Pal era destinata solo agli occupabili che hanno sottoscritto il Patto per il lavoro. Secondo una stima della relazione tecnica, sono 213 mila per una spesa di 276 milioni (circa 350 euro al mese a testa). Gli altri 191 mila - per un totale di 404 mila, proprio il numero di occupabili individuati in manovra a dicembre - "sono stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro". Per queste persone - pur essendo senza figli minori e pur non avendo disabili, invalidi oppure over 60 in famiglia - il governo rinuncia a togliergli il Reddito. “Il proseguo avverrà fino al 31 dicembre 2023” per un costo a carico dello Stato pari a 384 milioni (circa 543 euro al mese).