Alfredo Cospito, sciopero della fame interrotto: resta al 41 bis. In sei mesi l'anarchico ha perso cinquanta chili
Alfredo Cospito ha annunciato oggi di aver interrotto lo sciopero della fame contro il regime di 41 bis. A convincerlo potrebbero essere stati i consigli del medico e la revoca all'obbligo di ergastolo della Corte Costituzionale
Alfredo Cospito ha dichiarato oggi l'interruzione dello sciopero della fame iniziato a metà ottobre scorso contro il regime carcerario del 41 bis. A farlo sapere è lui stesso in una nota. Secondo il suo medico in sei mesi ha perso 50 chili, arrivando al limite. Ieri la decisione della Corte Costituzionale di far cadere l'obbligo di ergastolo per l'anarchico, che tuttavia resta in carcere duro.
Alfredo Cospito ha dichiarato oggi interrotto il suo sciopero della fame contro il 41 bis
Sono passati quasi sei mesi da quando Alfredo Cospito, attualmente ricoverato all’Ospedale San Paolo di Milano, aveva iniziato lo sciopero della fame. Cospito, esponente di spicco dell’anarco-insurrezionalismo italiano, era stato incarcerato al 41 bis a metà ottobre dopo la decisione della Consulta. Il 20 ottobre l’inizio del suo digiuno, motivato, nelle sue parole, non dalla volontà di essere liberato, ma a favore dell’abolizione del regime di carcere duro. Oggi la notizia dell’interruzione dello sciopero, comunicata dallo stesso Cospito con una nota rivolta ai vertici del DAP, del Tribunale di Sorveglianza di Milano e del Carcere di Opera dove sarebbe detenuto.
In sei mesi persi almeno 50 chili, era arrivato al punto di non ritorno
Secondo fonti mediche e giudiziarie, dopo quasi sei mesi di digiuno l’anarchico era giunto al punto di non ritorno. In questo periodo sarebbe infatti dimagrito di almeno 50 chili, mettendosi nelle concrete condizioni di subire seri e permanenti danni cardiaci e neurologici. Dal Reparto di Medicina Penitenziaria dell’Ospedale San Paolo, dove è stato recentemente ricoverato a seguito di una crisi, viene fatto sapere che in realtà Cospito avrebbe iniziato già da alcuni giorni ad assumere, oltre agli integratori, anche bustine di parmigiano, almeno in due occasioni pastina col brodo e varie bevande come caffè d’orzo, latte, tè al limone, acqua con zucchero e multivitaminici.
I possibili motivi dietro la decisione dell'anarchico
A convincerlo, pare, sarebbero stati i consigli del dottore di Cospito, che è anche consulente della difesa. Il medico avrebbe tuttavia raccomandato una ripresa graduale della normale alimentazione. L’organismo dell’anarchico, infatti, non sarebbe al momento in grado di assumere alimenti solidi e dovrà essere “riabituato”, dopo i mesi di digiuno. Il secondo motivo, che si ritiene abbia influenzato la decisione del detenuto, è la decisione di ieri della Corte Costituzionale, che ha considerato caduto l’obbligo per la Corte d’Assise di Torino di infliggere all’uomo l’ergastolo per l’attentato alla Scuola Allievi Carabinieri di Fossano del 2006. Viene sottolineato, tuttavia, che, benché al momento Cospito sia ricoverato in Ospedale per via del suo stato di salute, la sentenza della Corte Costituzionale non incide sulla sua incarcerazione in regime di 41 bis.