Veggente di Trevignano, scomparsa Gisella Cardia: la donna a cui compariva la Madonna è irrintracciabile
Gisella Cardia è scomparsa. Sulla "veggente di Trevignano" è stato aperto un fascicolo dalla Procura. La Diocesi ha nominato una commissione per far luce sulle presunte visioni della donna
Gisella Cardia, nota come la Veggente di Trevignano, è scomparsa da cinque giorni. La donna diceva di avere incontri mistici con la Madonna ogni 3 del mese e aveva raccolta attorno a sé una grande schiera di fedeli. Su di lei avrebbe aperto un fascicolo la Procura e anche la Diocesi starebbe nominando una commissione per fare luce sulla vicenda.
Scomparsa la Veggente di Trevignano, l'avvocato: "Asserragliata per paura"
È dal 6 aprile che i fedeli di Trevignano non hanno più notizie di Gisella Cardia. La donna è diventata ormai nota alle cronache nazionali come la “veggente di Trevignano”. Ogni 3 del mese, infatti, afferma di ricevere la visita della Madonna. Non solo, Cardia custodisce anche una statua della Vergine che piangerebbe sangue, già diventata oggetto di culto nel piccolo comune romano. La notorietà acquisita dalla veggente ha però portato anche un lungo strascico di dubbi riguardo alle sue visioni ed al miracolo delle lacrime di sangue. La scomparsa, poi, della donna da più di cinque giorni non fa che aumentare le domande sul suo conto.
Sul sito della veggente, “La Regina del Rosario”, si legge che tutti gli incontri previsti con i fedeli sono “momentaneamente sospesi con data da destinarsi”. A chi accusa la donna di essere scappata per timori giudiziari (la procura di Civitavecchia avrebbe aperto un fascicolo sull’intera questione), risponde tuttavia la legale di Cardia. L’avvocato Anna Orlando, infatti, comunica: “Non è vero che Gisella Cardia è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia. Quelle che stanno uscendo contro di lei sono accuse infondate, rispetto alle quali valuteremo di agire per vie legali”. La legale aggiunge poi che Cardia stia vivendo “asserragliata per paura di aggressioni non solo verbali”. Tuttavia sono molte le voci attorno alla sua cliente, da chi ritiene che abbia raggiunto il marito in Romania, ai fedeli, sempre meno in verità, che giurano si trovi chiusa in un convento a pregare.
Aumentano i dubbi delle istituzioni su Gisella Cardia e la sua Onlus
Le presunte apparizioni iniziano nel 2016. Da allora la Cardia, all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla, è riuscita a raccogliere attorno a sé un nutrito gruppo di fedeli. La crescita del fenomeno di Trevignano Romano, tuttavia, ha raggiunto anche l’orecchio delle istituzioni. Sia religiose che laiche.
La Procura di Civitavecchia, infatti, in seguito ad un esposto di Andrea Caciotti, investigatore privato della zona, ha aperto un fascicolo sulla “veggente di Trevignano”. Oltre alla segnalazione di Caciotti, che assicurerebbe come il sangue lacrimato dalla statua sia di origine animale, ad insospettire la Procura sono le numerose donazioni ricevute dalla Onlus della Cardia. Una, in particolare, ammonterebbe ad almeno 123 mila euro.
Anche la curia si starebbe muovendo. La Diocesi avrebbe infatti nominato una commissione per fare luce su quanto di realmente mistico ci sia nei fatti di Trevignano. In passato Cardia aveva conquistato molti nuovi adepti grazie all’approvazione ufficiosa garantitale dall’ex Vescovo della Diocesi di Civita Castellana, Romano Rossi, immortalato in un video del 2016 mentre benedice alcuni fedeli con la presunta statua della Madonna miracolata. La Chiesa, quindi, non sembra aver alcuna intenzione a continuare a far accostare il proprio nome a quello della veggente, ed è facile immaginare che la commissione nominata dalla Curia cercherà di chiudere quanto prima la questione.