Runner ucciso da un orso in Trentino, l'autopsia conferma. Si difese con un bastone, la mamma: "Hanno voluto il morto"
È stato un orso ad uccidere Andrea Papi, il 26enne che stava facendo running tra i boschi del monte Peller. La rabbia della madre: "Hanno voluto il morto, ora ce l'hanno"
Non ci sono più dubbi: Andrea Papi, il runner trovato morto in Trentino è stato ucciso da un orso. Le conferme sono diventate ufficiali dopo l'autopsia. I dubbi (pochi) sono stati sciolti e le tracce di sangue e di lotta presenti nel corpo del 26enne avevano fatto presagire nelle prime ore successive al ritrovamento, che potesse essere stato un animale selvatico ad aggredire il giovane. In questo caso un orso. La rabbia della madre: "Hanno voluto il morto, ora ce l’hanno".
Runner ucciso da un orso in Trentino, l'autopsia conferma
L'autopsia ha confermato i timori di ieri: il runner è stato ucciso da un orso, mentre stava trascorrendo la sua giornata, come sempre tra i boschi del monte Peller, sopra l'abitato di Caldes. Le ultime persone sentite, la fidanzata Alessia Gregori, che lo ha salutato con un posto su Instagram in cui scrive soltanto "vita mia" e la madre che ha sentito per telefono. Estratto il Dna dell'orso per procedere all'individuazione.
Sono stati tre periti con a capo l’anatomopatologo Mattia Barbareschi, uno specialista in Dna e un veterinario a certificare il decesso di Papi dopo una lotta con l'animale selvatico, che ha avuto la meglio nello scontro. Nei prossimi giorni arriveranno anche i risultati genetici sui campioni organici raccolti. L'obiettivo, come raccontato nella giornata di ieri dal capo della Forestale di Malè Fabio Angeli è di catturare l'orso ed abbatterlo.
Andrea Papi si era difeso con un bastone prima di morire
La dinamica della morte di Andrea Papi, la prima avendo come colpevole un orso in Italia, è drammatica. Il giovane stava facendo running come era solito fare durante le sue giornate, scendendo dalla malga Grum sul monte Peller per arrivare a casa dalla fidanzata e dalla madre. Svolta una curva cieca e si trova davanti l'orso. Entrambi si sono inizialmente spaventati, ma poco dopo è inevitabilmente iniziata la lotta. Il 26enne ha utilizzato un bastone trovato nelle vicinanze per difendersi, ma tutto è risultato vano.
Sul corpo del runner sono state trovate diverse ferite: una ad un braccio, una al ventre e l'ultima, letale, sul collo.