Russia, taglia da 15 milioni su Crosetto. Medvedev alla brigata Wagner: "Colpire esponenti Occidente"
L'allarme dell'intelligence italiana: l'iniziativa proverrebbe dall'ex presidente russo Dmitri Medvedev, vicino a Putin e ai vertici della brigata Wagner. Due giorni fa, il 13 marzo, l'insulto di Evgeni Prigozhin al ministro della Difesa Crosetto: "Mudak (Str...o)"
La Russia avrebbe messo una taglia sulla testa di Guido Crosetto. 15 milioni di euro per eliminare il ministro della Difesa italiano: questo l'allarme lanciato dai servizi segreti nostrani una settimana fa e reso noto solo oggi, 15 marzo.
Russia, taglia da 15 milioni su Crosetto: il piano di Medvedev per colpire l'Occidente
Il ministro della Difesa Guido Crosetto non è nuovo a minacce e intimidazioni da parte di rappresentanti del Cremlino. Due giorni fa, il 13 marzo, gli era stato rivolto l'appellativo di "mudak" dal leader della brigata Wagner Evgeni Prigozhin. Il motivo? Le uscite del ministro sul presunto coinvolgimento dell'organizzazione parastatale russa nella gestione dei flussi migratori dall'Africa: "Chiara strategia di guerra ibrida da parte della Wagner", aveva dichiarato Crosetto.
Una taglia sulla propria testa, tuttavia, è ben altro che un volgare insulto. Soprattutto se a metterla, per quanto riportano i servizi segreti italiani, è Dmitri Medvedev, l'ex presidente russo che già un mese fa aveva commentato su Telegram alcune affermazioni del ministro della Difesa etichettandolo come "uno sciocco raro". Il rancore dell'attuale vicepresidente del Consiglio di Sicurezza del Cremlino avrebbe radici profonde: prendendo le parti dell'Ucraina, l'Italia si sarebbe dimostrata ingrata verso la Russia dopo gli aiuti devoluti da quest'ultima in periodo di crisi pandemica. Crosetto sarebbe dunque il perfetto capro espiatorio.
Taglia su Crosetto, Medvedev fa appello alla brigata Wagner
Le minacce di Medvedev, poi, non possono essere ridotte agli isolati deliri di un fanatico. Vicino a Putin, che gli ha permesso di ricoprire pro tempore l’incarico di leader supremo della Russia, tra il 2008 e il 2012, e a Nikolai Patrushev, il temuto ex capo dei servizi segreti di Mosca, Medvedev avrebbe scomodato la brigata Wagner con il preciso intento di colpire obiettivi stategici in Occidente. Personaggi politici, perlopiù. Crosetto, dunque, rientrerebbe in questa "black list", e i suoi recenti screzi proprio con quel Evgeni Prigozhin che della Wagner è il capo lasciano presagire un aumento ulteriore della tensione. In Europa, infatti, la brigata russa può contare, dice l'intelligence nostrana, su almeno due cellule armate, pronte a operare: una nei Balcani, tra Serbia e Albania, e l'altra in Estonia. Non sarebbe così impensabile, quindi, che un manipolo di sicari possa staccarsi da uno dei due gruppi e scendere in Italia per un'azione mirata.