Naufragio a Crotone, fermato lo scafista turco. Meloni: "Vite stroncate da trafficanti di migranti"

È turco il presunto scafista del barcone che si è schiantato contro le coste calabresi mentre un altro soggetto è in fuga. Il governo: "Disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del 'biglietto' da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro"

È stato fermato il presunto scafista del barcone pieno di migranti naufragato a Cutro, al largo delle coste di Crotone. L'uomo, un cittadino turco, è stato sottoposto a fermo da parte di carabinieri e guardia di finanza mentre la sua posizione sarà decisa dalla magistratura. Sale il bilancio delle vittime, attualmente a 45 ma che vede ancora tantissimi dispersi. Le ricerche degli altri corpi continuano e nel frattempo tra i relitti è stato trovato anche il documento di un altro soggetto, probabilmente già fuggito e su cui si stanno concentrando le ricerche.

Naufragio a Crotone, fermato scafista turco: un altro soggetto in fuga

È stato fermato il presunto scafista che ha trasportato la barca carica di migranti schiantatasi contro gli scogli al largo di Crotone dopo le forti mareggiate. Secondo le indiscrezioni il barcone trasportava circa 250 persone in arrivo da Iran, Pakistan e Afghanistan. È unanime il messaggio di denuncia verso le operazioni condotte dagli "scafisti", i quali "mettono in mare 'barchini' sempre meno sicuri e malandati incassando, sulla pelle di queste persone, milioni di dollari reinvestiti in armi e droga", sostiene il ministro Salvini.

"Una tragedia", commenta l'ex vicepremier che poi aggiunge: "Fermare i trafficanti di esseri umani è un dovere morale di tutti, soprattutto per salvare vite innocenti. Una preghiera per questi poveri morti". 

Crotone, naufragio di migranti. Meloni e Piantedosi: "Fermare le partenze"

Il governo nelle vesti di Giorgia Meloni e del ministro dell'interno Piantedosi ha commentato quanto successo: "Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse", è il commento della premier. "È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del 'biglietto' da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro. Il governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole".

Concorde Piantedosi che sostiene come sia vitale "contrastare con fermezza le filiere dell'immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive". Il ministro continua: "E' fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi".