Milano, vandalizzato il murales di Marge Simpson davanti al consolato iraniano

Il murales dell’artista aleXsandro Palombo, realizzato davanti alla sede del Consolato iraniano, è stato censurato con della vernice nera

Il 4 febbraio compariva davanti alla sede del Consolato d’Iran a Milano, l’opera “The Final Cut” dello street artist aleXandro Palombo, che ritraeva Marge Simpson tenere in una mano la testa decapitata di Khamenei, e nell’altra una sciabola insanguinata. L’opera è stata coperta con della vernice nera nella mattina del 6 febbraio.

Milano, vandalizzato il murales di Marge Simpson con Khamenei

La stessa sorte era toccata alle altre opere del trittico di cui “The Final Cut” era la conclusiva. Nel primo murales apparso “The Cut 1”, compariva Marge Simpson intenta a tagliarsi i capelli. Con quest’opera l’artista voleva celebrare il coraggio delle donne iraniane che compiono periodicamente questo gesto in pubblico, ma fu rimosso in meno di un giorno.

Il commento dell’artista: "La censura talebana è arrivata puntuale anche questa mattina nel centro di Milano ed è la dimostrazione di quanto la dittatura di Teheran abbia paura del potere dell'arte contro un regime che toglie voce al popolo e distorce la realtà. Non sarà la loro vernice nera a oscurare il cammino verso la libertà, proseguiremo a usare il colore per dar luce alla coraggiosa resistenza delle donne iraniane e il diritto alla libertà".