Messina Denaro, il look al momento dell'arresto: un orologio da 35k, un montone griffato e occhiali Cartier

Il boss mafioso nel momento della cattura indossava un Frank Müller da "30-35 mila euro" come hanno sottolineato i carabinieri in conferenza stampa. E adesso è caccia al suo patrimonio di 13 milioni

"Al momento della cattura Matteo Messina Denaro indossava un orologio molto particolare, con un valore di 30-35 mila euro", oltre ad un montone griffato e degli occhiali scuri. A fare la rivelazione sul boss arrestato nella giornata di ieri fuori dalla clinica di Palermo sono stati i carabinieri in conferenza stampa. Il super latitante aveva al polso un Frank Müller da 35 mila euro, un montone Loro Piana del valore di 8.300 euro, un Maison Margiela del costo di 990 euro, una t-shirt di Gucci del valore di 380 euro, dei Cartier prezzati 756 euro ed un cappellino di Bottega Veneta del valore di 350 euro. Gli agenti non hanno fatto altro che confermare la fama che il super latitante vantava su di esso: amante dei Rolex d'oro e delle macchine, in particolare le Porsche e conquistatore di cuori femminili. La stima dei beni sottratti è di 4 miliardi di euro, soldi guadagnati con droga, estorsioni e riciclaggio. Ma anche con investimenti sulle rinnovabili. Matteo Messina Denaro è stato condannato all’ergastolo come mandante delle stragi di Capaci e via D’Amelio ed ha quattro condanne per 416bis.

Messina Denaro, un orologio da 35mila euro e un montone griffato quando è stato arrestato

 
Un dettaglio non da poco quell'orologio che ha poi portato all'arresto di Messina Denaro o Andrea Bonafede come si faceva chiamare. L'ex "Primula rossa" indossava un orologio svizzero, un Frank Müller, che denota il suo gusto per il lusso. E adesso gli inquirenti sono al lavoro per scoprire dove si nasconda il suo patrimonio di 13 milioni di euro. Una cifra ben al di sotto dei 4 miliardi che gli sono stati sequestrati ma che fa comunque impallidire e rende l'idea di possibilità economiche rilevanti.

"Era ben vestito, di buon aspetto, indossava dei beni decisamente di lusso, da questo possiamo desumere che le sue condizioni economiche in questo momento erano tutt’altro che difficili" ha poi sottolineato il procuratore aggiunto Paolo Guido. Di certo Messina Denaro non avrebbe bisogno dei soldi dello Stato per farsi curare il tumore da cui è affetto da due anni, ma di un aiuto sì. E non è da scartare l'ipotesi che il padrino di Castelvetrano si sia in realtà consegnato per questo scopo. "Al momento sono stati sequestrati 1.300 euro" è stato poi aggiunto nel corso del punto stampa. Spiccioli, rispetto al tesoro guadagnato e che il boss ancora nasconde.