Rigassificatore Piombino, il Tar del Lazio respinge il ricorso del Comune: via libera alla Golar Tundra
Il tribunale amministrativo: “I rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano privi di attualità”
Via libera al rigassificatore di Piombino. “Non ci sono i presupposti per la concessione” della sospensione cautelare dell'ordinanza commissariale che ha portato al rilascio dell'autorizzazione per la realizzazione di un rigassificatore nel Porto di Piombino. L’ha deciso la terza sezione del Tar del Lazio con una ordinanza con la quale ha respinto la richiesta del Comune di Piombino, dando l’ok all’ormeggio della nave Golar Tundra.
Rigassificatore Piombino, via libera del Tar del Lazio: lo strano asse FdI-Sinistra italiana
Il ricorso era stato presentato dal sindaco di Piombino ed esponente di Fratelli d’Italia, Francesco Ferrari, e appoggiato dal leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni. Uno strano asse politico che si è compattato sul no al rigassificatore nel porto della città toscana. Il tribunale amministrativo, però, di un’altra opinione. Per i giudici “i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità avuto riguardo al fatto che prima dell'avvio dell'esercizio dell'attività dovranno essere acquisiti il Rapporto di Sicurezza Definitivo e l'Autorizzazione Integrata Ambientale e che, con riferimento ai lavori avviati in area S.I.N., non sono emerse sopravvenienze o criticità di rilievo in merito alla conduzione delle attività che dovranno continuare a svolgersi nel rispetto delle articolate prescrizioni e raccomandazioni rese dai competenti enti e confluite nell'Ordinanza Commissariale”, si legge nella sentenza.
Rigettata l’istanza cautelare proposta dal Comune di Piombino
"All'esito della prima disamina della documentazione offerta”, si legge ancora nel provvedimento, “l'iter che ha condotto all'adozione del provvedimento gravato non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento nè di incontrovertibili carenze istruttorie idonee a supportare, prima di addivenire alla completa delibazione del merito, la sospensione dei provvedimenti impugnati, tenuto anche conto degli stringenti presupposti cui si riconnette la concessione delle misure cautelari in presenza di interventi riguardanti le infrastrutture strategiche”. L'esito finale da parte del Tribunale amministrativo è stato il rigetto dell’istanza cautelare proposta dal Comune di Piombino, con fissazione per la trattazione nel merito del ricorso dell’udienza pubblica prevista per l’8 marzo 2023.