Torino: studentessa del Politecnico violentata nella sua camera al campus universitario. Ricercato un nordafricano

Aggressione e abuso di una 23enne ieri notte. Si trova ora ricoverata in ospedale. Il sindaco dichiara lo sgomento dei compagni e della collettività

Una studentessa di 23 anni, originaria di Messina, è stata aggredita ieri notte in un campus universitario a Torino e si trova ora ricoverata in ospedale con trauma cranico. La ragazza si trovava nella sua stanza, quando poco dopo la mezzanotte ha fatto irruzione un giovane straniero, di circa 25 anni, di presunte origini nordafricane. L’uomo l’ha inizialmente colpita alla testa, ha tentato lo strangolamento, abusando poi violentemente della giovane indifesa.

Studentessa di 23 anni violentata a Torino nel campus universitario

“Ho sentito bussare alla porta e, credendo che fosse qualche altro studente, ho aperto”. Ecco le parole della giovane dopo il tragico accaduto di ieri notte. Secondo la ricostruzione della vicenda, lo sconosciuto si sarebbe addentrato nel campus illegalmente, bussando porta a porta, fino a che una sfortunata ragazza non gli avrebbe ingenuamente aperto. A quel punto sarebbe scattata l'aggressione sessuale.

Questo è quanto successo a Torino, nella residenza universitaria “Borsellino”, a due passi dal centro di studi del Politecnico. La vittima è stata subito portata all'ospedale Sant'Anna, quindi alle Molinette, dove i medici l’hanno trattenuta a scopo precauzionale. Non è in pericolo di vita, sebbene presenti un grave trauma alla testa e ferite al collo

La caccia all’uomo e la paura nel campus

Il residence universitario di proprietà dell'Edisu ha messo una stanza a disposizione dei familiari, in arrivo a Torino dopo essere stati informati del tragico episodio.

Nel frattempo la polizia ha cominciato la caccia all'uomo. I sospetti, in base al racconto della giovane, si sono appuntati su una persona di colore. Il presidente di Edisu Piemonte, Alessandro Ciro Sciretti, si è recato subito sul posto ed ha parlato con il questore, Vincenzo Ciarambino, per fare il punto della situazione. Intanto, un gruppo di psicologi associato all'ente, si è messo a disposizione di chi, fra i giovani, ha manifestato il desiderio di volere un supporto dopo la notizia shock. Lo sconcerto e la paura è calato sul campus. Massima solidarietà alla studentessa e alla famiglia.