Sorrento, vietato circolare in costume o a torso nudo: fino a 500 euro di multa

Il sindaco: "Costituisce un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti". Saranno gli agenti della polizia municipale a vigilare chi circola in strada

A Sorrento il sindaco ha deciso di vietare a camminare a torso nudo e in costume da bagno. Pena multe salate che vanno da 25 a 500 euro. Lo riporta FanPage secondo cui il primo cittadino Massimo Coppola ha deciso di mettere nero su bianco la norma di decoro per arginare, si legge nel documento, "un malcostume e comportamenti che vengono avvertiti dalla generalità delle persone come contrari al decoro e alla decenza". La prefettura di Napoli ha già ricevuto l'atto, così come il Commissariato di Polizia di Sorrento, alla Compagnia Carabinieri di Sorrento e pure alla Guardia di Finanza di Massa Lubrense.

A Sorrento multe pesanti per chi circola in costume o a torso nudo

E per chi non rispetta la norma ci saranno sanzioni pecuniarie pesanti, che vanno da un minimo di 25 euro fino a 500 euro, sulla falsa riga di ciò che è stato recentemente approvato in Spagna. Quest'ultimo Paese tra l'altro vede diverse località che hanno misure addirittura più rigide, altre che prevedono sanzioni se si fa la pipì in mare. Multe per per l'inosservanza del provvedimento anche qui. Nella città campana, luogo turistico tra i più amati in estate, si sono già accese le discussioni.

Saranno gli agenti della polizia municipale a vigilare che chi circola in strada non sia in costume o senza maglia. “Abbiamo rilevato che il perdurare di una simile situazione, oltre che costituire un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti, potrebbe costituire un oggettivo parametro di valutazione negativa del livello qualitativo del buon vivere nel nostro Comune, con conseguente ripercussione sull‘immagine e sull’offerta turistica“, scrive il primo cittadino.

"La tutela ed il miglioramento della vivibilità degli spazi pubblici rappresentano un obiettivo strategico e prioritario dell'amministrazione comunale, e il raggiungimento di tale fine non può prescindere da un'azione di prevenzione e di contrasto dei fenomeni più diffusi di comportamenti indecorosi, causa di scadimento della qualità della vita dei cittadini".