Confine Italia Francia sul Monte Bianco, i nostri cugini ci "invadono"

La vicenda, presentata anche un'interrogazione al Commissario europeo agli Affari interni, è stata trattata anche a Striscia la Notizia nella serata di martedì 15 marzo

Il caso del confine tra Italia e Francia sul Monte Bianco non è nuovo, ma è tornato alla ribalta dopo uno splendido servizio di Rajae Bezzaz di Striscia la Notizia. In pratica, per riassumere, i francesi "rivendicano" una parte del crinale delle Alpi, rifacendosi a un trattato vecchio di tre secoli. Noi italiani, al contrario, facciamo riferimento a un altro trattato, molto più recente, che quindi invaliderebbe quello dei nostri cugini. Questi ultimi, tuttavia, dicono di  "aver perso" tale documento. Insomma, una situazione tragicomica, affrontata, prima che dalla popolare trasmissione di Striscia la Notizia, anche dalla Commissione europea degli Affari interi.

Confine Italia Francia, il caso del Monte Bianco

Sulla questione, sono significative la parole dette tempo fa da Antonio Tajani, in un’interrogazione al commissario Ylva Johansson. "l fatto che la Commissione europea si sia espressa facendo riferimento sia alla rapidità sia alla soddisfazione reciproca per quanto concerne la definizione della controversia, sta a indicare in modo inequivocabile che la soluzione del contenzioso sull’esatta individuazione del confine di Stato sul massiccio del Monte Bianco può passare soltanto attraverso l’urgente attivazione delle diplomazie tra i due Paesi", ha detto il numero due di Forza Italia.

E ancora: "Un’attivazione che, anche secondo il commissario europeo, deve essere rapida, anche alla luce del grande interesse turistico dell’area in questione". Infatti si parla di di un'area ampissima, "all’interno della quale negli ultimi anni si sono verificati diversi episodi che hanno creato problemi in tema di giurisdizione amministrativa e di competenza di intervento per quanto riguarda il soccorso alpino". "È dunque necessario fare chiarezza in modo definitivo e rapido sull’esatta collocazione dei confini", conclude Tajani.

In realtà, tuttavia, la vicenda va avanti da diverso tempo e si dubita che ci possa essere una risoluzione in tempi rapidi. Nel 2019, per esempio, la Francia, in modo unilaterale, prese alcune decisioni proprio sul Monte Bianco, il monte il più alto d'Europa. Parliamo di un’ordinanza dei Comuni di Chamonix e Saint-Gervais. Essa sanciva il divieto di atterraggio in parapendio su un perimetro di 600 metri attorno alla cima del Monte Bianco. E valeva anche per il territorio sotto la giurisdizione italiana. Seguì la decisione di chiudere l’accesso al ghiacciaio del Gigante a Punta Hellbronner-Rifugio Torino. A questo punto vennero informate la Procura della Repubblica di Aosta, il Comando delle fiamme gialle e l'Istituto geografico militare.

Confine Italia Francia, le versioni

Per l'Italia il confine con la Francia passa sul crinale. Per i nostri cugini, che non per nulla si chiamano cugini d'Oltralpe, il confine passa sul Monte Bianco di Courmayeur. In pratica ritengono che il Monte Bianco sia interamente nel proprio territorio. Fanno riferimento, come già accennato, a un trattato del 1700, che poneva il confine al di qua delle Alpi in modo da essere avvantaggiati in caso di una guerra. Infatti, per i francesi, in caso di conflitto, sarebbe stato molto utile avere già avamposti al di qua del crinale, il punto più difficile da conquistare.

Ora di guerre, per fortuna, tra Italia e Francia, non se ne parla. Tuttavia la questione rimane importante dal punto di vista dei soccorsi in montagna. Inoltre ha grande rilevanza in materia turistica e commerciale. Per quanto riguarda i trattati, l’Italia fa riferimento al Trattato fra Regno di Sardegna e Impero francese (Torino, 24 marzo 1860) e alla Convenzione di delimitazione tra Sardegna e Francia (Torino, 7 marzo 1861) in esecuzione dello stesso trattato. La Francia a uno più vecchio, un armistizio, quello di Cherasco del 1796, siglato dopo la prima campagna Napoleonica in Italia.