Covid Italia, il bollettino di oggi 3 marzo: 41.500 positivi e 185 morti. Il tasso di positività sale al 9,6%
Comunicati i dati del bollettino Covid Italia di oggi 3 marzo 2022: i positivi sono 41.500, mentre i morti 185. In totale sono stati effettuati 431.312 fra tamponi molecolari e antigenici
Sono 41.500 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, giovedì 3 marzo 2022, mentre i morti sono 185. I dati sono stati diffusi nel consueto bollettino dalla Protezione Civile e del ministero della Salute. I numeri di oggi sono in aumento rispetto al bollettino della giornata di ieri, 28 febbraio, quando erano stati registrati 36.429 nuovi contagi. Scendono invece le vittime, ieri assestatesi a 214. I dati sono stati rilevati su un totale di 431.312 fra tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore. Il tasso di positività sale dello 0,8% e si assesta al 9,6%. Scendono infine gli ingressi nei reparti di terapia intensiva (-27), e con 355 unità in meno calano anche i ricoveri nei reparti ordinari.
Covid Italia, il bollettino di oggi 3 marzo
Nel bollettino di oggi si contano anche 62.551 guariti, in crescita rispetto ai 49.352 registrati ieri. Guardando ai contagi, le tre regioni che hanno registrato il maggior incremento sono state il Lazio, con 4.771 nuovi casi, la Sicilia con 4.411 e il Lazio con 4.386. Nella giornata di giovedì il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha parlato della fine dello stato di emergenza sanitario prevista per il prossimo 31 marzo. Ai microfoni di Radio Cusano Campus, Sileri ha spiegato che: "Il 31 marzo, fine dello stato di emergenza, sarà la data simbolica della fine della fase acuta della pandemia e della ritrovata normalità".
Il ritorno alla normalità per il sottosegretario sarà possibile "possibile grazie al fatto che la situazione pandemica sta decisamente migliorando, sia a livello di circolazione virale che per quanto riguarda l’impatto sulle strutture sanitarie. Le misure che il governo ha preso sin dall’estate 2021, unite alla massiccia adesione degli italiani alla campagna vaccinale, permettono oggi di ragionare sulla progressiva riduzione ed accantonamento delle misure di contenimento".