Mascherine all'aperto, da oggi stop in tutta Italia: fa eccezione solo la Campania

Entra in vigore oggi lo stop alle mascherine all'aperto in tutta Italia, sarà comunque necessario indossarle in caso di assembramento e averle sempre con sé. Fa eccezione solo la regione Campania

Cade oggi l'obbligo di mascherine all'aperto in tutta Italia, non sarà più necessario indossarle ma comunque bisognerà averle sempre con sé. Rimane, almeno fino al 31 marzo, l'obbligo di mascherina al chiuso o in caso di assembramento all'aperto. L'unica voce fuori dal coro è rappresentata dalla Campania: il Presidente di regione Vincenzo De Luca ha firmato l'ordinanza per mantenere le mascherine obbligatorie all'aperto ancora fino al 31 marzo, data di scadenza dello stato d'emergenza nazionale.

La nuova ordinanza

"Fino al 31 marzo 2022 è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private", si legge nell'ordinanza firmata dal ministro della salute Roberto Speranza. Tuttavia l'obbligo cade "quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi. Sono fatti salvi, in ogni caso, i protocolli e le linee guida anti-contagio previsti per le attività economiche, produttive, amministrative e sociali, nonché le linee guida per il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico". E ancora: "Fermo restando quanto diversamente previsto da specifiche norme di legge o da appositi protocolli sanitari o linee guida, nei luoghi all'aperto - si legge - è fatto obbligo sull'intero territorio nazionale di avere sempre con sé i dispositivi di protezione delle vie respiratorie e di indossarli laddove si configurino assembramenti o affollamenti".

De Luca in versione sceriffo

Il presidente della regione Campania ha firmato nelle ultime ore un'ordinanza per andare contro a quanto stabilito dal governo. "L'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta obbligatorio - si legge - sul territorio regionale, in ogni luogo non isolato (ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomari nelle ore e situazioni di affollamento) nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all'aperto, e nei contesti di trasporto pubblico all'aperto quali traghetti, battelli, navi". A motivazione dell'estensione dell'obbligo di mascherina si cita "il particolare contesto geografico, demografico e sociale del territorio regionale".

Salmaso: "Continuare a utilizzare le mascherine quando indispensabile"

Stefania Salmaso, dell'Associazione italiana di epidemiologia sottolinea al Corriere della Sera che, nonostante da oggi smetta di essere in vigore l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto, "non va cancellata la nostra capacità di giudizio nel continuare a utilizzare la mascherina nelle occasioni in cui è indispensabile: sui mezzi pubblici, quando ci si avvicina a persone non immunizzate o cagionevoli di salute".

"É stato deciso di abolire l'obbligo nell'ottica di procedere verso un progressivo allentamento delle misure attuali - continua la Salmaso -. Una prescrizione introdotta con strumenti legali. Ma non vorrei passasse il messaggio, sbagliato e pericoloso, che non sia più necessario usarle. Le precauzioni individuali devono restare ben salde. Evitare gli assembramenti, mantenere il distanziamento fisico. Questi comportamenti restano comunque preziosi per ridurre il rischio di contagio dell'infezione trasmessa per via area, specie quando si è a contatto con non vaccinati”.

"I dati sperimentali dicono che il rischio di contagiarsi diminuisce con l'aumentare della distanza e dipende dalla ventilazione del luogo frequentato che favorisce la dispersione del virus. Nel periodo in cui le mascherine sono state indossate da tutti, influenza e morbillo, malattie che si trasmettono per via aerea, si sono azzerate. Difficile predire quando il Covid non sarà più una minaccia – aggiunge l’epidemiologa - Anche se stiamo osservando il calo della curva epidemica, teniamo a mente che il numero delle nuove infezioni è sempre alto, che i ricoveri sono in discesa ma sostenuti e che i morti sono ancora tanti e non sappiamo a quale livello di incidenza verrà raggiunto l'equilibrio dell'endemia”.