David Sassoli, camera ardente e funerali: quando e dove si terranno
La morte di David Sassoli ha lasciato un'Italia sconvolta: alla camera ardente e ai funerali di Stato è attesa una sfilata di politici di tutti i partiti e posizioni
"L'improvvisa e inattesa scomparsa", per usare le parole di Sergio Mattarella, di David Sassoli ha lasciato la politica italiana sotto choc: ora ai suoi funerali e alla camera ardente è attesa una folla. Tutti i politici, a prescindere dallo schieramento di appartenenza, si sono "dichiarati profondamente dispiaciuti e segnati", dalla morte di Sassoli, vinto, nella mattinata di martedì 11 gennaio 2022, dal "sopraggiungere di una grave complicanza dovuta a una disfunzione del sistema immunitario". Con David Sassoli, infatti, se ne va una delle figure più importanti dell'Unione europea e, ovviamente, dell'Italia.
David Sassoli, camera ardente e funerali: quando e dove si terranno
Non si sa ancora quando e dove si terranno i funerali di David Sassoli, così come non si sa nulla sua quando verrà allestita la camera ardente. Forse l'ultimo saluto andrà in scena a Roma, alla presenza del capo dello stato Sergio Mattarella, il Premier Mario Draghi e tutti o quasi i principali esponenti politici di oggi e di ieri. O forse i funerali si terranno nella città natale di Sassoli, che poi sarebbe Firenze, città amatissima dall'ormai ex presidente del Parlamento europeo che era anche tifoso della Fiorentina. C'è, infine, chi sta pensando che i funerali possano andare in scena a Bruxelles, con la presenza - oltre della massime cariche italiane - anche dai capi di Stato e delle figure chiave dell'Unione europea. Ma è più una suggestione, piacevole o meno, che un'ipotesi vera e propria.
Sassoli si è spento a 65 anni. Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del TG1 dal 2006 al 2009. Successivamente è stato eletto parlamentare europeo, per il Partito Democratico, nella VII legislatura. Qui ha svolto il ruolo di capo della delegazione PD all'interno dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Dal 3 luglio 2019 fino alla sua morte era invece Presidente del Parlamento e una delle figure chiave della Ue.