Obbligo vaccinale over 50, costituzionale o incostituzionale?

Sono in molti quelli che, in questi giorni, si chiedono e si sono chiesti se Obbligo vaccinale over 50 sia costituzionale o incostituzionale. Vediamo di chiarire

Obbligo vaccinale over 50, è costituzionale o incostituzionale? Beh, per il momento, come molte cose fatte all'italiana, dipende a chi lo si chiede. C'è infatti che è estremamente sicuro che sia perfettamente costituzionale e chi invece si dice certo del contrario. Prima di dare un risposta concreta, iniziamo col dire che una siffatta confusione è dovuta a molte cose. In primis a una mancanza di comunicazione chiara, puntuale e precisa da parte del Governo. In secondo luogo alla sfilata di professori e professoroni che si alternano continuamente in radio e in televisione per provare a dire la "frase più intelligente" e guadagnarsi maggior risalto mediatico.

Obbligo vaccinale over 50, costituzionale o incostituzionale?

Se questa domanda la ponete a Andrea Crisanti vi dirà che si tratta di "follia incostituzionale". "Siamo all’improvvisazione. L’obbligo agli over 50 non si può imporre senza una revisione del consenso informato", ha fatto sapere l'esperto. "C’è anche un problema di carattere giuridico - osserva - perché lo si fa per impedire la malattia, ma non per limitare la trasmissione. Questo diventa un obbligo terapeutico, è una novità assoluta nella sanità pubblica". E ancora: "Mi sembra solo frutto del panico. Tra l’altro lo si impone a tutti, anche a persone che magari non ne avrebbero bisogno è una autentica follia". 

Tutto il contrario di quello che ha detto il collega Matteo Bassetti. "L’obbligo del vaccino anti-Covid per gli over 50 è una soluzione intelligente. Sarebbe stato più utile questa estate, ora è un po' tardi, ma meglio tardi che mai" ha fatto sapere all’AGI l’infettivologo direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova. D'accordo sulla legittimità anche il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, il quale ha affermato che l'obbligo vaccinale per gli over 50 scatta da quando il decreto viene pubblicato e non dal 15 febbraio.

Ma veniamo a cosa dice la Costituzione Italiana. Il secondo comma dell’art. 32 stabilisce che "nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana". Dunque, se la Costituzione vale ancora qualcosa, servirebbe una legge e no un decreto legge. Certo, si potrebbe dire che un decreto-legge, avendo forza di legge, è equiparato alla legge. E si direbbe la verità. Tuttavia, in questo caso, servirebbe la condizione che si verifichino i presupposti previsti dal secondo comma dell’art. 77 della Costituzione. Cioè i "casi straordinari di necessità e di urgenza". Per fare in modo che un decreto sia valido, inoltre, servirebbe la conversione in legge entro sessanta giorni da parte delle Camere. In caso contrario si incorrerebbe nella caducazione degli effetti del sopracitato decreto-legge.

Quindi la partita si gioca sulla necessità o meno d'urgenza (e le sue possibili interpretazioni). Un partito, visto l'aumento dei contagi, è convinto che ci sia questa necessità d'urgenza, un altro partito non la concepisce in quanto "la pandemia esiste da due anni" e i morti "sono meno", anche grazie ai vaccini. In ogni caso, ricordiamo che non è raro, nella storia della repubblica italiana, trovare Governi che vanno avanti a decreti legge senza passare dal parlamento. Silvio Berlusconi era stato accusato di farlo troppo spesso dal Pd. Il segretario del Pd Matteo Renzi era stato accusato della stessa cosa dai grillini. Il Governo giallo verde incappò nelle stesse accuse ancora da parte del Pd. E via così e via discorrendo. In pratica, non è certo con l'obbligo vaccinale che si è scoperto come la nostra democrazia sia malata.