Covid, aumento dei ricoveri in 17 regioni: zona arancione imminente in Liguria
Secondo gli ultimi dati Agenas i ricoveri per Covid sono in crescita in 17 regioni, con il 19% di posti occupati nei reparti ordinari: Liguria a un passo dalla zona arancione
Continua a crescere la quarta ondata di Covid nel nostro Paese, con il tasso dei ricoveri che è in crescita in ben 17 regioni e il territorio della Liguria che si trova a un passo dalla zona arancione. In particolare, a livello nazionale è attualmente occupato il 19% dei posti letto nei reparti di terapia ordinaria e il 15% di quelli in terapia intensiva. Un dato preoccupante quello dell'ultimo rapporto Agenas del 3 gennaio, che cresce nonostante la corsa alla terza dose e che mostra come ormai la pandemia non sia causata soltanto dai non vaccinati.
Covid, aumento dei ricoveri in ben 17 regioni
Il dato sull'aumento dei ricoveri nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva risulta essere di vitale importanza poiché è in base a quello che viene stabilito l'eventuale cambio di zona delle regioni, assieme al tasso di nuovi contagi ogni 100mila abitanti. La zona arancione ad esempio scatta se viene superato il 30% dei ricoveri nei reparti ordinari e il 20% in quelli di terapia intensiva. Il passaggio in zona rossa avviene invece quando i ricoveri superano rispettivamente il 40% e 30%. Al momento la situazione appare critica soprattutto in tre regioni: la già citata Liguria, con il 30% dei posti occupati nei reparti ordinari; la Calabria con il 31% e la Valle d'Aosta con addirittura il 45%.
Tra le altre regioni con il tasso di ricoveri in crescita troviamo però anche: Abruzzo (15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli (24%), Lazio (17%),Lombardia (21%), provincia autonoma di Bolzano (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Sicilia (24%), Toscana (15%), Umbria (24%) e Veneto (20%). Nella giornata di lunedì 3 gennaio erano passate in zona gialla Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia, con il totale delle regioni attualmente in giallo salito a undici. Con le ultime restrizioni varate dal governo è tuttavia sempre più sfumato il confine tra la zona bianca e la zona gialla. Un eventuale cambio di colore non comporterebbe pertanto grandi differenze per i cittadini.
Previsto ulteriore aumento dei contagi
Sull'avanzamento dell'ondata di Covid è intervenuto Roberto Battiston, coordinatore dell’Osservatorio dati epidemiologici di Agenas, che ai microfoni de Il Messaggero ha pronosticato un ulteriore aumento dei contagi per i prossimi giorni: "Per tre ragioni. Innanzitutto perché ora sappiamo che presto anche l’Italia si avvicinerà o supererà la quota di 200.000 contagi quotidiani anche grazie agli incontri natalizi. Poi - aggiunge il fisico - perché i dati esteri, in particolare quelli inglesi, che precedono i nostri di 10/12 giorni, confermano che ora lì è partito l’aumento dei ricoveri. Dunque è ragionevole pensare che anche da noi all’esplosione dei contagi seguirà verso fine mese una forte pressione sugli ospedali".
Infine il professore ha spiegato che in questo momento nel nostro Paese "ci sono due infezioni: quella da variante Delta, più pericolosa, che sta facendo aumentare i ricoveri italiani del 3/3,5% al giorno e quella da Omicron, meno pericolosa, ma molto più diffusa perché spesso buca anche i vaccini con seconda dose. È una fase di grande cambiamento che quindi consente solo di abbozzare i futuri scenari". Le previsioni di Battiston coincidono peraltro con quanto affermato da Matteo Bassetti in un'intervista rilasciata a Il Giornale d'Italia, nella quale prevedeva per i prossimi giorni picchi di contagi da 150-100mila nuovi casi al giorno.